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Argomento di discussione: Omoaffettività



30.11.2011 12:11 - joshua3 ha scritto:
pastore sono perfettamente d'accordo con te che i cristiani, cosi' come deciso dal concilio degli apostoli, non debbano osservare la legge e tutte le prescrizioni contenute nel levitico, ma qui si parla di un comportamento che contrasta con la creazione della donna, nata per essere compagna dell'uomo.

23.11.2011 21:11 - Pastore Jens Hansen risponde:
Caro joshua3,

ti ringrazio per le tue affermazioni che fino a un certo punto posso anche capire e ti dico che potrei anche accettare se tu mi aiutassi a chiarirmi un problema che ho quando viene citato Levitico.

Come hai potuto leggere ho precedentemente spiegato il ruolo dei versetti di Levitico e il perché non ritengo che questi versetti possano essere presi per giustificare un atteggiamento contro l'omosessualità. Questo certo è il mio punto di vista e il mio modo di interpretare la Bibbia e di conseguenza anche questo brano e l'intero libro del Levitico.

Ora il Levitico parla anche di altre regole, potrei citare qualsiasi versetto del libro, dove si parla che la donna con le mestruazioni non deve partecipare al culto, il sacrificio deve essere solo di animali sani, la carne, non la dobbiamo mangiare con il sangue e quant'altro ancora.

La mia domanda è: visto che anche qui è chiaro il Levitico, perché mangiamo la carne che certamente non è macellata a regola di Levitico, quindi sgozzando gli animali per garantire l'uscita del sangue?

Vorrei semplicemente capire il criterio che c'è dietro, quindi la misura applicata con cui viene presa molto sul serio la questione dell'omosessualità, mentre le altre regole del Levitico sembrano non valere.

23.11.2011 21:11 - jhansen ha scritto:
Per un errore nel sistema pubblico qui una domanda di joschua3:

Salve a tutti, ho conosciuto la chiesa valdese e qualche suo membro nel 96, e' una bellissima realta', ma sono rimasto profondamente deluso da lei e dalla chiesa luterana, non credo che il mio teologo preferito LUTERO, approvi cio' che sta succedendo oggi nelle chiese rispetto a questo discorso. Penso che fino alla fine dei tempi e all'apertura dei sigilli, al suono delle trombe, e al versare le coppe dell'ira le cose su questa terra e all'interno della CHIESA peggioreranno sempre di piu', il levitico e' chiaro pastore HENSEN come lo si giri e si rigiri, Levitico 18,22 “Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è abominio”, e in Levitico 20,13 e' scritto “Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro”. Poi per ragioni (spero umane) varie di convenienza, la frittata viene girata a proprio piacimento. Fortunatamente nel libro della rivelazione Gesu' dice a COLUI CHE.....VINCERA', quindi anche se sinodi, concili, e apparati vari scelti da uomini approvino cose sbagliate il cristiano deve perseverare senza farsi coinvolgere. Mi dispiace per il mio intervento ma penso che su certi argomenti non ci siano dubbi. SHALOM A TUTTI

09.09.2011 18:09 - Pastore Jens Hansen risponde:
Caro Francesco, benvenuto nei dialoghi e grazie per la tua domanda sulla posizione della chiesa valdese sull'omosessualità. Proprio il Sinodo, che è l'organo più alto della nostra chiesa, ha discusso e deliberato sulla questione delle benedizioni per le coppie omosessuali sia nel 2010 sia nel 2011, aprendosi in questo modo non solo alla persone omosessuali, il che aveva già fatto precedentemente, ma andando un passo più in avanti. Possiamo infatti dire che l'anno scorso con la decisione tanto discussa il Sinodo ha votato un atto di riconoscimento della cittadinanza dell'omosessuale nelle chiese che è anche stato una atto di riconoscimento della vita affettiva di queste persone. Quest'anno la discussione si è ampliata e il Sinodo si è proposto di approfondire il tutto all'interno della riflessione sulla famiglia, le coppie e la genitorialità.
Il Sinodo ha quindi preso posizione, e le chiese discutono sul tema.
Un po' della discussione, lo puoi vedere anche qui nei dialoghi, tanto per farti un'idea.
Se hai domande ... noi siamo qui.

09.09.2011 13:09 - Francesco ha scritto:
Sono un ragazzo di Bologna, nuovo del forum, e con molte domande da porre. Sono laureato in filosofia, e ho seguito degli studi e un percorso personale cristiano da sempre. Mi trovo però ora in momento di grossi dubbi, di indignazione si potrebbe dire. Risulta chiaro a chiunque legga la storia della Chiesa romana come questa sia costellata di abomini, il più grave e generatore degli altri ritengo essere la collusione col potere. Senza dilunarmi troppo vorrei chiedere a proposito dell'omosessualità qual'è la posizione esatta della comunità Valdese ( scusate se non utilizzo una terminologia corretta); la mia opinone è che non si possa condannare nessuno per il suo orientamento, che non si può e non si deve definire sessuale, ma amoroso: il comandamento nuovo è di amarsi gli uni gli altri, certo intesi in senso generale, ma comprendente a mio avviso anche l'amore di coppia. Posto che nessuno sceglie di chi innamorarsi, com'è possibile condannare qualcuno perchè ama? Mi sembra una contraddizione fortissima. Vi ringrazio per le risposte e la cortesia.

27.07.2011 11:07 - Pastore Jens Hansen risponde:
Cara Stefania,

mi dispiace che ti senti disorientata e spaventata dalla discussione all'interno della nostra chiesa sull'omoaffettività. E' vero che ci sono opinioni e posizioni diverse, e sono più di due, possiamo dire che sul tema come su tanti temi etici esistono tante posizioni diverse.

Questa diversità di visioni e di posizioni non è per sé negativa, anzi è positiva e dimostra che la chiesa valdese non è un covo di un pensiero unico ma una chiesa in cui persone credenti cercano di definire in un ampio dialogo le proprie posizioni di fede misurandosi con le posizioni altrui e insieme con la Scrittura.

L'unico neo che c'è in tutta la discussione sono gli esclusivismi, cioè le posizioni e opinioni che pensano di essere o di avere la verità. La verità non la si può possedere ma solo vivere e relazionarsi con essa. Poiché ci si relaziona con la verità, la sua concretizzazione personale è diversa da quella degli altri, perché siamo tutti diversi. E' questa diversità vissuta in modo inclusivo e condivisa che rende la chiesa un luogo di incontro e accoglienza. E noi cerchiamo di esserlo.

25.07.2011 11:07 - stefania.mg ha scritto:
Buongiorno, volevo sapere per quale motivo ci sia/ci sia stata tanta diversità di pensiero tra questo forum e valdesi.eu sul tema dell'omosessualità e l'accettazione di essa. sembra che all'interno della Chiesa Valdese ci siano due ali, una pià conservatrice e una più progressista; fatto che, ovviamente, non può che disorientare e far allontanare.

16.01.2011 22:01 - Pastore Jens Hansen risponde:
Caro Sandro,

ho guardato il video e ti ringrazio per il link.

Stai chiedendo che cosa sta succedendo nella chiesa cattolica romana. Non ti posso rispondere, posso solo dire che la posizione espressa nel video è molto aperta e contiene spunti interessanti per approfondire il dialogo, spunti che purtroppo spesso vengono soffocati dalla parte gerarchica della chiesa di Roma.

09.01.2011 20:01 - fra Sandro Savonarola ha scritto:
Omosessualità e Vangelo su Rai 1 http://www.youtube.com/watch?v=346Qbc3joss Cosa sta succedendo nella CCR? fra Sandro Savonarola

15.12.2010 13:12 - Pastore Jens Hansen risponde:
Caro Stefano,

non mi trovo molto d'accordo con la tua frase 'le Scritture condannano i rapporti contronatura in quanto tali', non lo sono per due ragioni di cui vorrei renderti conto qui:

Primo: affermare che 'le Scritture condannano' per me non è pensabile. Le Scritture sono tanti scritti redatti in un arco di tempo di più di mille anni e in luoghi diversi. Le Scritture sono quindi testimoni anche di culture e idee diverse. Posso quindi affermare che per esempio Paolo nella sua epistola ai Romani capitolo 1 versetto 26 esprime la sua contrarietà a dei comportamenti secondo lui para physin, cioè contro natura. Questo però non significa che tutte le Scritture la condannano. Prendere sul serio la Bibbia per me significa prendere sul serio l'autore mettendo ciò che scrive nel contesto giusto, cioè del suo tempo e della sua cultura, vedere in esso una testimonianza di fede del suo tempo e trasferire questa testimonianza nel mio presente. La Bibbia è un libro ricco per questo, perché per mezzo di essa Dio interagisce con me, apre il dialogo e mi porta su una strada in cui io possa autenticamente vivere oggi la mia fede.

Secondo: in fondo la seconda ragione è – in parte – già contenuta nella prima. Non sono le Scritture che condannano un comportamento contronatura ma – nella questione dell'omosessualità – sono quattro brani, di cui due in Levitico e due dalla mano di Paolo, Romani e 1 Corinzi. I brani di Levitico hanno in mente rapporti diversi da quelli a cui pensa Paolo. Ma limitiamoci a ciò che pensa Paolo ai Romani. Contro natura per Paolo potrebbe voler dire contro le intenzioni del Creatore. Ma la domanda è: per Paolo – nella sua visione della cultura ebraica da cui proviene – un rapporto contro natura è un rapporto di un uomo etereosessuale che ha rapporti casuali omosessuali – così come quindi in Levitico – o contro natura per Paolo significa un rapporto di pederastia? In tutti i casi mi devo chiedere se la critica di Paolo è contro le relazioni omosessuali che conosciamo oggi. Se non dovesse essere così, mi sorgerebbe un'altra domanda: contro natura oggi non potrebbe significare dover non accettare la condizione nella quale si è stati creati, compreso l'orientamento sessuale, cioè costringere in certo modo una persona omosessuale ad avere rapporti eterosessuali?

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