dialoga con noi

Argomento di discussione: Omoaffettività



21.09.2012 10:09 - Pastore Jens Hansen risponde:
Ho letto con interesse l'articolo di Damiano Bondi segnalato da zetetico.

Il punto debole dell'argomentazione,lo vedo soprattutto nella frase 'Ma mentre Lutero credeva ancora nell'esistenza del peccato, anzi lo considerava in qualche modo il proprium dell'uomo nella sua condizione di finitudine creaturale, gli odierni valdesi sembrano non credervi più.'

Penso che sia intressante riflettere in quest'ambito su ciò che è peccato e ciò che il peccato non è.

21.09.2012 09:09 - Pastore Jens Hansen risponde:
Una volta passato il Sinodo che ha preso la decisione delle benedizioni e passati dal Sinodo alle chiese locali la discussione e lo studio biblico sul tema, infatti la discussione qui si è assottigliata.

Per questo ringrazio per l'invito contenuto nel contributo di zetetico.

18.09.2012 15:09 - zetetico ha scritto:
Toni schietti e tesi chiarissima, e certo legittima e sensata. Penso però che i diretti “chiamati in causa” avrebbero buone ragioni per considerare l’impostazione abbastanza sbrigativa, visti i complessi principi e concetti teologici evocati. Va detto che, pur nella sua brevità e “leggerezza”, l’articolo richiama l’attenzione con lucidità e serietà d’intenti su di una questione tutt’altro che semplice, e quindi tutt’altro che chiusa, rispetto alla quale il tema della benedizione delle unioni omoaffettive (mi) appare un valido e attualissimo “pretesto” di confronto. Difficile negare la problematicità – non solo teologica – della risoluzione del Sinodo valdo-metodista (condivisa da altre Chiese protestanti). Trovo però troppo radicale e al tempo stesso vaga la conclusione di Bondi. Gli interventi presenti in questa sezione del Forum offrono già diversi elementi davvero utili per la riflessione e l’approfondimento. Spero comunque di leggere qui altri commenti e rilievi.

18.09.2012 15:09 - zetetico ha scritto:
Scritto da un giovane studioso di filosofia della religione (Damiano Bondi, dottorando di ricerca a Siena), l’articolo che segnalo qui con fiducia presenta un riferimento provocatorio a uno dei capisaldi del protestantesimo – quello del primato delle Sacre Scritture – proprio a partire dal «problema teologico delle benedizioni valdesi delle unioni omosessuali». Dirò subito le mie impressioni in un altro post. L’articolo è reperibile all’indirizzo: http://www.aifr.it/pagine/notizie/problema_teologico_benedizioni_valdesi_unioni_omosessuali.html

29.04.2012 22:04 - Pastore Jens Hansen risponde:
Caro Carlo,

ti ringrazio molto per la tua testimonianza che pubblico ben volentieri. Condivido la tua affermazione che tutto parte dall'amore di Dio. Infatti, sono convinto che l'amore incondizionato di Dio sia l'inizio e la base del nostro amare. Eduard Schweizer, teologo e esperto del Nuovo Testamento chiama Cristo "Ermoeglichungsgrund", cioè la base che rende possibile il nostro amare. In Cristo e per Cristo, fonte dell'amore di Dio, possiamo amare e sentirci amati.

Un caro saluto

17.04.2012 09:04 - Pastore Jens Hansen risponde:
Caro Gionatan,

pubblico volentieri anche queste tue affermazioni che trovo belle e una testimonianza della tua fede.
br> Per quanto riguarda la diversità della lettura biblica, comunque c'è un correttivo, proprio per evitare che ogni testa sia una chiesa: lo studio della Bibbia in comune, anzi in comunità. Nelle nostre chiese lo studio biblico ha un posto fisso e centrale accanto al culto, proprio perché lo studio comunitario serve a confrontarsi fra fratelli e sorelle di chiesa sulla Scrittura che per noi protestanti è fondamentale. Leggere la Bibbia insieme è un momento bello di confronto ma anche di condivisione e di crescita comune.

Perciò sarei molto più contento se le teste che vogliono fare chiesa si mettessero insieme per condividere la Scrittura. Sono certo che in quel modo nascerà qualcosa di nuovo.

Questo solo come piccola nota a margine. Ti saluto

17.04.2012 09:04 - Pastore Jens Hansen risponde:
Caro Marco,

grazie per le tue righe. Vedo che ti sta a cuore un dialogo aperto e una riflessione condivisa anche con chi la pensa in modo diverso.

Questo è anche lo scopo di questa rubrica "dialoghi". Un vero dialogo, appunto, può solo svolgersi se ognuno ascolta l'altro prima di scrivere la propria opinione. Secondo me è il migliore modo per affrontare tutti i temi e tutte le questioni.

Un caro saluto

12.04.2012 19:04 - Carlo1967 ha scritto:
Mi presento: mi chiamo Carlo e per un periodo sono stato frate francescano, ho studiato teologia e dopo aver abbandonato l'abito mi sono tenuto lontano dalla fede. Non mi sono mai sentito accolto dai miei confratelli, in certi casi, mi sono sentito persino rifiutato solo perché sono omosessuale. Quando ero in convento, pur vivendo la castità richiesta nel migliore dei modi e avendo parlato ai miei superiori della mia diversità, mi trattavano quasi fossi un "lebbroso" al punto di spingermi a pregare Gesù che mi "guarisse" da quella condizione. Le risposte che mi arrivavano dentro al cuore erano ben altre però, erano le risposte di un Dio che mi ama e non ha mai voluto cambiarmi ma solo farmi capire che ero nato così e così dovevo essere e che la mia vita poteva diventare testimonianza per tante altre persone e non la storia di un "miracolato" che guarda dall'alto in basso i propri fratelli omosessuali. Ormai da circa 8 anni vivo con il mio compagno e per mezzo di lui, pur non essendo credente, ho riscoperto l'amore di Gesù per me. Io lo amo profondamente ed un po' alla volta ho scoperto che non ci sono tipi diversi di amore ma c'è un solo tipo di amore che viene sempre da Dio che è quello di dare tutto per l'altro. Un po' alla volta sto riscoprendo il Gesù che conoscevo già ma che avevo dimenticato a causa di una Chiesa mi aveva mostrato un'altra immagine, l'immagine di un Dio pronto a sacrificare vite umane in funzione di dottrine intoccabili.

05.04.2012 22:04 - Gionatan ha scritto:
Marco può stare tranquillo,che io non ho il potere di far annullare la decisione presa dal Sinodo nel 2010. Dal momento che non preso parte a quel dibattito,ho espresso quì la mia opinione e ringrazio per l'opportunità. Come afferma,giustamente,il pastore Jens Hansen :"ognuno di noi,pur leggendo la stessa Bibbia,arriva a conclusioni diverse", (E questo spiegherebbe anche perché vi siano centinaia di denominazioni cristiane o pseudo-cristiane). Io,prima di essere un omosessuale credente,cerco di essere una persona credente e sincera,ossia dire cose che potrebbero sembrare anche contro il mio interesse,ma chi é omosessuale sa bene che il mondo omosessuale non é proprio quel mondo idilliaco che si vorrebbe "sacralizzare"...e se per altri va bene così,"beato colui che non condanna sé stesso in quello che approva "

05.04.2012 19:04 - marco75 ha scritto:
carissimo Pastore Jens come da lei scritto avevo notato già che lei non nera contrario all'omoafettività :-) il mio era diciamo una lettera se volete anche un po'0 di sfogo per cercare di far capire e ragionare su quanto a volte una semplice parola o pensiero possa far male. Io in genere quando mi esprimo cerco di mettermi nei panni di entrambi i lati (qualcunque argomento sia) fare uan riflessione ed esprimere un pensiero :-) cosa che noto ultimamente nell' essere umano in generale è che la società lo sta portando verso un egoismo e intolleranza verso chiunque che sia un gay un disabile un anziano come già detto non conosco molto la vostra comunità quindi non posso esprimere un parere ma se come vedo nella maggiorparte dei casi comunque c'è un rispetto ed educazione spero che ce ne sia sempre di più che ne manca molto e questa cosa dovrebbe essere al di la della religione. comunque la ringrazio molto per le sue parole e nel frattempo le auguro un buon lavoro e cammino. Con sicera stima e rispetto. Marco

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