Argomento di discussione: Leggere la Bibbia |
21.09.2012 10:09 - Pastore Jens Hansen risponde: |
Non direi che la Bibbia fosse criptica o volutamente complicata. E' vero che la Bibbia è un libro cresciuto in un arco di ben 1000 anni e in una cultura che non è affatto la nostra, visto che son passati ben 2000 anni dai tempi biblici, è anche vero che questo talvolta rende difficile la comprensione. Ciò detto, la Bibbia però non è e non vuole essere un libro sigillato e leggibile solo da un piccolo gruppo che poi forse detiene anche un monopolio di interpretazione. I movimenti di opposizione e riforma del medioevo hanno tutti in comune di aver fatto tradurre la Bibbia nella lingua del popolo per far sì che tutti e tutte potessero leggerla. I valdesi che dopo il 1861 partono dalle valli del Piemonte per evangelizzare l'Italia hanno spesso evangelizzato creando delle scuole per combattere l'analfabetismo e per rendere quindi capace la popolazione di leggere la Bibbia. Come fare però quando la lettura è complicata? Qui è importante sottolineare che accanto alla lettura personale e regolare della Bibbia dev'essere anche quella comunitaria, ciò che nelle nostre chiese chiamiamo lo studio biblico. Negli incontri di studio biblico si possono portare le proprie domande e le proprie difficoltà per condividerle con gli altri. La lettura comunitaria, lo studio comunitario anche sistematico della Bibbia è importante e da a sua volta una spinta nuova alla lettura personale. |
27.08.2012 06:08 - massimo66 ha scritto: |
buongiorno a tutti,sono un po di giorni e non so perchè che in testa mi gira il termine Valdesi.così ho letto con interesse la vostra storia su internet ed ora sono approdato sul vostro forum.chiedo scusa della premessa.la domanda è questa.Quanto colti bisogna essere per capire la bibbia?perchè è così complicata e non è alla portata di tutti?è stata resa complicata apposta dall'uomo per mantenerne il significato nascosto ai più,ed ancor di più manipolabile con le mille interpretazioni che se ne possono dare?sono convinto che la parola di Dio sia semplice e diretta,che vada al cuore con la stessa forza di un bell'arcobaleno dopo un temporale.perchè la bibbia è così criptica?grazie. |
19.06.2012 16:06 - Pastore Jens Hansen risponde: |
Il principio sola scriptura fa parte dei principi della Riforma protestante trovandosi accanto ai principi solus Christus, sola fide, sola gratia. Come tutti principi della Riforma anche il "sola scriptura" nasce in contrapposizione alla chiesa di Roma e vuole ribadire che l'unica fonte autorevole è la Scrittura, e non la tradizione per esempio come affermato invece da Roma. Il sola scriptura è il principio che fino ad oggi fa delle chiese protestanti delle chiese della Parola. Ciò vuole dire che in tutte le espressioni della vita e della fede il credente protestante interroga le Scritture consapevole che per mezzo di esse Dio vuole parlargli. L'esegesi biblica o meglio il metodo storico-critico non è in contrapposizione con questo principio, anzi lo afferma, perché fa in modo che il sola scriptura non diventi un pretesto per delle forme di fondamentalismo biblico, ma permette di interrogare la Bibbia approfonditamente leggendola tenendo conto del contesto storico e mettendo questo in relazione con il contesto del lettore odierno. |
18.06.2012 10:06 - fleafra ha scritto: |
Buongiorno, vorrei sapere per quale motivo l'esegesi biblica non va contro il principio sola scriptura.
Grazie |
09.05.2012 16:05 - Simosito ha scritto: |
Vorrei prendere spunto da una battuta di un "angelo" in una serie TV fantasy per porre la mia domanda, non perché prenda alla leggera la questione, ma perché è stata proprio questa battuta a farmi pensare:
«All'inizio non eravamo sicuri di quali scimmie avrebbero vinto, senza offesa ma facevo il tifo per i Neanderthal»
(Fine della breve apologia per la mia stupidità, ora le domande vere e proprie)
1)Considerando quindi il racconto all'inizio della Genesi come eziologico, come si può conciliare la fede con l'evoluzione degli ominidi non in maniera lineare (Australopiteco-...-...-Sapiens) ma contemporanea di più specie?
2)Saremmo potuti essere tutti Neanderthal o i Sapiens erano in qualche modo destinati ad avere la meglio?
(Ovvero: Dio sapeva cosa sarebbe successo, ma era necessario che andasse così o no?)
|
20.01.2011 16:01 - Pastore Jens Hansen risponde: |
Cara Doni, Natanaele non era affatto un leghista del tempo, semplicemente un uomo che aveva le sue speranze per il futuro del suo popolo e credeva nelle promesse di Dio. Il Messia secondo le promesse dell'Antico testamento doveva essere figlio di Davide, un Re come il primo vero Re in Israele, uno che avrebbe liberato il popolo da tutti i gioghi. Visto e considerato che, secondo la tradizione, la città della stirpe di Davide è Betlemme, il Messia doveva nascere lì e non provenire da altre città, per di più da città della Galilea come lo è Nazaret. Culmine di questa idea è sia la profezia di Michea 5:1 sia il fatto che Luca per esempio colloca la nascita di Gesù in Betlemme, proprio per esprimere ciò che in fondo si aspetta Natanaele, Gesù è il Messia, colui che deve liberare Israele. |
02.01.2011 16:01 - doni ha scritto: |
Giovanni 1, 43–51
Il giorno seguente, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo, e gli disse: «Seguimi». Filippo era di Betsàida, della città di Andrea e di Pietro. Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, figlio di Giuseppe». Natanaele gli disse: «Può forse venir qualcosa di buono da Nazaret?» Filippo gli rispose: «Vieni a vedere». Gesù vide Natanaele che gli veniva incontro e disse di lui: «Ecco un vero Israelita in cui non c’è frode». Natanaele gli chiese: «Da che cosa mi conosci?» Gesù gli rispose: «Prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto il fico, io ti ho visto». Natanaele gli rispose: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele». Gesù rispose e gli disse: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, tu credi? Tu vedrai cose maggiori di queste». Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo».
Carissimi ,una domanda.Perchè Natanaele esclama "Può forse venir qualcosa di buono da Nazaret?»...era un leghista del tempo?
Oppure significa qualcos'altro?Insomma volevo sapere perchè discrimina Nazaret?Grazie e Buon Anno a tutti voi del Forum
Doni |
21.12.2010 09:12 - Pastore Jens Hansen risponde: |
Carissimo, Non ti posso rispondere alla domanda perché la tua chiesa non ti ha parlato del sangue e del suo significato, posso invece risponderti sulla questione del sangue in quanto una questione antropologica, cioè di come Israele vede l'essere umano, ma anche il mondo degli animali che popolano la terra. Tu scrivi che l'anima è nel sangue, questo non è molto preciso perché nella visione veterotestamentaria non esiste una teoria dell'essere umano come insieme di corpo – anima e spirito. La base della visione dell'essere umano sono i racconti di Genesi 1 e 2, cioè i racconti della creazione. Leggiamo in italiano – cito qui il brano chiave - Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente. (Genesi 2:7) La parola 'anima vivente' in ebraico in fondo sarebbe da tradurre come essere vivente, un essere intero, unico senza divisione in anima e corpo. La parola anima ha le sue origini dalle traduzioni dall'ebraico, dove la parola nefesh viene tradotto con anima. Poi questo concetto si riempie di tutto il bagaglio della filosofia ellenistica di cui non posso parlare qui. Importante per noi è che l'essere umano è un essere vivente che ha la sua forza vitale grazie al soffio vitale di Dio. Torniamo alla questione del sangue. Il sangue non è l'anima o la sede dell'anima, ma per la Bibbia il sangue è la vita. Senza sangue l'uomo non vive – affermazione che anche oggi è più che vera. Il sangue è la vita in modo molto più concreto di quanto lo pensiamo oggi. Ricordati che il sangue di Abele, ucciso dal suo fratello, grida al cielo (Genesi 4:10) e provoca così l'intervento di Dio. E' per questo che il sangue non deve essere mangiato. Il Nuovo Testamento è pienamente nella linea ebraica quando afferma che Cristo ha salvato il mondo per mezzo del suo sangue, il che non vuol dire altro che ha dato la sua vita per noi. Il sangue, nel NT, diventa così il simbolo della comunione con Dio e fra gli uomini e le donne, scrive infatti Giovanni: se camminiamo nella luce, com'egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato, quindi il simbolo di una vita non più personale ma integrata nella relazione con Dio e con gli altri. |
14.12.2010 17:12 - odino ha scritto: |
genesi9 p4
levitico3 p17 3 p10
deuteronomio12 p16
tutti questi testi parlano del sangue e che l anima e nel sangue adesso mi chiedo perche la chiesa da cui provengo nn mi ha mai citato questi versi? aiutatemi a capire vi prego
|
2.12.2010 10:12 - Pastore Jens Hansen risponde: |
Cara Doni, stai leggendo proprio uno dei libri più complicati della Bibbia. Per fare almeno una traccia nel fitto bosco degli enigmi, basta vedere che cosa è l'Apocalisse e cosa vuole. Certamente non è un libro che vuole sviluppare degli scenari futuri, ma parla del presente, di una chiesa perseguitata – siamo ai tempi di Diocleziano. Giovanni con la sua opera vuole consolare le chiese dando loro la certezza che niente può fermare il piano di Dio di salvare il mondo, nemmeno l'imperatore romano. La storia, sia essa anche crudele, non va verso il nulla ma verso Dio. |
pagine totali: 6 [1 2 3 4 5 6 ] |