Argomento di discussione: Leggere la Bibbia
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20.07.2010 21:07 - lella46 ha scritto: |
Carissima Doni, le tue domande sono bellissime e, per me, è anche molto difficile rispondere. Non so quanto i «moderatori» approveranno quanto sto per dirti, ma decideranno loro se pubblicare o no. Secondo me, Dio non si è offeso, anzi, ne è molto commosso, delle tue preghiere e di come le hai fatte. Sempre secondo me, Dio ha dato quel comandamento al popolo d’Israele proprio perché sa quanto sia facile, per noi umani, coltivare dentro di noi qualche «immagine» e poi dimenticarci di lui, per andare dietro a quelle immagini. Siccome le immagini sono per forza «disegnate» o scolpite da qualcuno è anche molto facile che chi ha più potere si serva di qualche immagine per far fare agli altri ciò che vuole lui. Tanto è vero che la pubblicità è fatta tutta di immagini. Però tu stessa dici che il tuo pensiero era comunque rivolto a Dio, e quindi non stavi adorando un idolo. Per quanto riguarda il pregare stando in ginocchio, trovo che sia un modo bellissimo. Sentivo spesso anch’io il bisogno di farlo in quel modo, quand’ero giovane ed entusiasta, ed anche ora che sono quasi vecchia. È un modo per raccogliersi; in fondo, si prega anche con il corpo, no? Capisco che ti manchi molto pregare la Madonna. Credo che non potrai mai liberarti da questo bisogno, visto che questo ti è stato insegnato fin da piccola, e neppure credo che Dio voglia questo da te. Solo che, ora, sai che di questa «mediazione» non c’è proprio un vero bisogno.
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20.07.2010 00:07 - Nicodemus74 ha scritto: |
Caro Fra, ti consiglio di leggere "Dio nella Parola" di Fulvio Ferrario edizioni Claudiana. Potresti trovarci alcune delucidazioni interessanti
Abbracci
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20.07.2010 00:07 - Nicodemus74 ha scritto: |
Mi complimento innanzitutto per la profondità delle risposte di Sergio e Jansen. Per Giadigia: concordo che non sia facile non pregare la Vergine come si era soliti fare da buoni cattolici; l'approccio con la Chiesa Riformata può essere traumatico a volte. X quanto mi riguarda infatti non è stato facile celebrare un culto in un ambiente che a volte può non avere nulla di apparentemente sacro; le Chiese protestanti sono spoglie nei confronti di quelle cattoliche e mancano di tutti quei richiami visivi a cui siamo abituati. Secondo me poi l'Uomo per sua natura tende ad antropomorfizzare l'adorazione, forse un retaggio delle nostre ancestrali origini e forse proprio per questo è il momento di liberarsene. Anche l'informalità del culto e la sua allegria e positività di base possono scioccare un po' visto che nella celebrazione cattolica, essendo il Sacrificio Eucaristico, l'elemento fondamentale, tutto tende ad esaltare la passione, la sofferenza, e il prezzo del sangue. Lutero insegna che anche le pratiche penitenziali come i digiuni non hanno un valore in sè, poichè non ci è dato di acquistarci la Salvezza per mezzo del dolore autoinflitto (concetto masochistico) ma possono essere pratiche necessarie per disciplinare la carne che distoglie spesso il nostro sguardo dalle vie dello Spirito. Cm al solito vorrei dire molte altre cose ma lo spazio è quel che è :O) Ci vorrebbe su questo sito una bella chat in cui dialogare. Abbracci fraterni
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19.7.2010 13:07 - Pastore Jens Hansen risponde: |
Cara Doni, scrivi che vorresti sapere quando commettiamo peccato non osservando i comandamenti.
Il peccato non è una categoria morale, un fatto di aver trasgredito la legge. Il peccato è innanzitutto una categoria relazionale. Questa definizione tiene conto della nostra vita come insieme di relazioni: la nostra relazione con Dio, con gli altri, con la creazione e con noi stessi. Ora sappiamo che le relazioni sono offuscate da ciò che la Bibbia chiama peccato, nelle nostre relazioni facciamo male a Dio, all'altro, alla creazione e anche a noi stessi, anzi, il peccato è proprio un rapportarsi male. I comandamenti vogliono un pò aprire l'orizzonte sia alla relazione con Dio sia a quella con gli altri, dando così una mano per capire ciò che fa male a Dio e al prossimo. In qualche modo
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17.07.2010 13:07 - doni ha scritto: |
I 10 comandamenti:vorrei capire come oggi devono o dovrebbero essere letti e quando, veramente noi ,commettiamo peccato non osservandoli.
Il primo:
Io sono il Signore,tuo Dio.Non avrai altro Dio all'infuori di me :mi sono chiarita un pò le idee sul mio modo cattolico di pregare inginocchiata di fronte a immagini,statue,crocefissi,foto di defunti,ecc.ecc.Questo mi hanno insegnato fin da piccola,sono cresciuta tra preti e suore che hanno una grande responsabilità sulla mia crisi di oggi.Però è chiaro che adorare immagini o altro era ,per me ,sempre rivolto a Dio.Non so se Dio si sia offeso.Diverso il discorso sull'adorazione a Maria o ai santi.Avendo letto pochissimo la Bibbia,non sapevo che non si facesse riferimento nei testi sacri ,al fatto che Maria non è da pregare o adorare ma da amare e rispettare come madre di Gesù.Devo dire che mi manca molto pregare la Madonna!Si perchè per adesso ho smesso di farlo,in attesa di capire meglio.Mi fermo qui .Attendo le vostre risposte Grazie Doni
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16.7.2010 20:07 - Pastore Jens Hansen risponde: |
Cara Giadigia, per i comandamenti, dipende tutto da te. So che anche altre persone hanno fatto la richiesta. Per rispettare le regole di questa rubrica siete voi a chiedere e noi risponderemo a delle domande concrete. In questo modo si può sviluppare un dialogo più autentico. Aspetto quindi le tue.
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16.07.2010 19:07 - giadigia ha scritto: |
Grazie per la risposta, è rivoluzionario immaginare che si può essere una chiesa senza immagini, in fondo cade tutto il culto cattolico. Comunque, vi andrebbe anche di analizzare un comandamento dopo l'altro o non è il luogo adatto qui?
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16.7.2010 19:07 - Pastore Jens Hansen risponde: |
Caro Sergio, ti ringrazio per il tuo intervento che pubblico qui senza commento.
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15.07.2010 13:07 - sergio ha scritto: |
Premesso che condivido pienamente quello che ha scritto Jens in quanto fondamentale per la fede, nel racconto ci sono degli splendidi spunti di riflessione: a) Gesù che chiede da bere come se non fosse capace di procurarsene da solo. Perché? Un modo per iniziare una conversazione rompendo degli schemi che ostacolavano il dialogo. b) Le propone un azione (chiamare il marito) rispettosa di un eventuale giusta relazione che però non esiste, sollevando i lati oscuri della vita della sua interlocutrice. È ciò che fa la parola di Dio in qualunque modo o da chiunque venga pronunciata. c) La samaritana attraverso le parole di verità (in questo caso sgradevoli e riguardanti una sfera intima) riconosce la qualità del suo interlocutore, essenziale per aver fiducia e fede. d) Non è detto e scritto, ma è implicito che la donna era libera di rifiutare il dialogo e non lo ha fatto, anzi è stata avvinta e convinta da Gesù. e) Lo Spirito di Dio agiva già prima ancora della Pentecoste. I risultati, con i molti Samaritani che credettero alla testimonianza di quella peccatrice perdonata, sono la prova provata della potenza del messaggio evangelico che va annunciato nella sua originalità (di metodo e di sostanza).
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14.7.2010 20:07 - Pastore Jens Hansen risponde: |
Cara Doni,
la tua ultima domanda per me è un'affermazione importante: la donna è importante per Gesù, perché, come afferma l'apostolo Paolo nella sua lettera ai Galati (3:28): Non c’è qui né Giudeo né Greco; non c’è né schiavo né libero; non c’è né maschio né femmina; poiché voi tutti siete uno in Cristo Gesù. Gesù vive e concretizza il suo messaggio anche con dei segni concreti, nel nostro caso significa che parla con una donna, samaritana che proprio fuori orario va al pozzo per prendere acqua. Secondo gli schemi di esclusione della società di allora Gesù non avrebbe dovuto parlare con lei per tre ragioni: la prima ragione perché è donna, la seconda perché samaritana e quindi al di fuori della cerchia del popolo, anzi appartenente ad una popolazione con cui un membro del popolo di Dio non doveva avere contatto, e terzo per il fatto che lei va ad attingere al pozzo fuori orario, il che vuol dire che nella sua città è stigmatizzata come donna poco per bene. Gesù apre un discorso con lei, ciò che segue è un bellissimo dialogo fra Gesù e la donna che alla fine diventa predicatrice della sua conversione – fatto che nel Nuovo Testamento non è affatto singolare, ricordati che la prima persona che annuncia la risurrezione è donna – Maria Maddalena. Questa donna che ha ricevuto l'acqua viva va ad annunciare la sua scoperta. La sua testimonianza getta il seme che fa sì che la gente del suo paese creda. E' naturale: prima crede a causa della testimonianza, poi direttamente, perché anche loro incontrano direttamente Gesù. La fede può nascere e nasce in genere dalla testimonianza altrui, ma quando si arriva alla conversione, è la propria esperienza di fede che testimonia, non credo più a causa di ciò che altri mi hanno raccontato, ma a causa della propria esperienza che fa di me ora un altro testimone.
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