Tutte queste persone ora hanno bisogno del massimo sostegno. Questa fase di transizione e cambiamento è molto delicata, c’è bisogno di trasmettere coraggio e forza, di non farli sentire soli e far capire che tutto si affronta; il cambiamento che fa paura, deve alimentare la speranza che tutto andrà per il meglio e che comunque non è proprio possibile continuare a stare in tenda. Le temperature si sono abbassate parecchio, fa freddo e la stufa si accende dal pomeriggio per avere un ambiente caldo per la notte. Per chi non vive in tenda forse è difficile pensare alle difficoltà quotidiane: uscire dalle docce comuni in accappatoio o con i capelli bagnati, mangiare in mensa con i vestiti pesanti, uscire dalla tenda sia la mattina che la notte con il freddo, i vestiti lavati che non si asciugano, l’umidità nelle tende.
Tre volontari da Roma e ancora un altro volontario da Parma hanno collaborato al nostro progetto, dando sostegno alle persone, giocando con i bambini e collaborando con la Protezione Civile e con le altre associazioni di volontariato. E’ indispensabile l’aiuto dei volontari in quanto, specialmente in questo periodo, si intensifica il lavoro da fare, ma per contrasto, purtroppo, diminuiscono le disponibilità di risorse umane. Il 21 settembre riapriranno le scuole che non hanno subito danni dal sisma, altri studenti, invece, riprenderanno le attività più tardi. |