Sara Tourn - Carlo Papini, Claudiana 1885-2005, Catalogo storico, Claudiana, 2005, pp.468
Il libro non ha l'interesse della novità e il fascino del best seller, ha oltre un anno di vita ed è di un genere del tutto particolare; non è un saggio anche se fa riflettere, non è un libro di storia pur narrando una vicenda appassionante, non è un raccolta di meditazioni spirituali ma conduce a meditare; è un elenco di libri. Uscito in occasione dei 150 anni della Claudiana, è il suo catalogo storico che affianca e completa il testo che raccontava le vicende dell'editrice.
Una valanga di titoli: libri ma più spesso opuscoli, che reca con sé centinaia di nomi: autori, traduttori, revisori di testi. Scegliete a caso un anno, il 1886; trovate: S. Wilberforce: Agathos o il sodato, allegoria; G. Rochat: La Bestemmia; L. Desanctis: La Confessione, saggio dogmatico storico; T. Gay: Le contraddizioni della Bibbia esposte da un libero pensatore e spiegate da un cristiano; E. Comba: Le idee religiose del Conte Cavour; D. Tissot: I principi del Protestantesimo... Proseguite con N. Roussel, A. Revei, Stockmayer, personaggi noti e sconosciuti, scoprite che del Nuovo Testamento, si stampano 30.000 copie, e 50.000 dei Proverbi; ma che cosa sarà mai quel Prove storiche della resurrezione di Gesù Cristo in 24 pagine, e quella Risposta ad alcuni perché dell'Associazione evangelica per la gioventù di Firenze, sezione filologica (15 pagine)?
Un labirinto pieno di fascino e di mistero, un continente da esplorare in cui sta la memoria del nostro evangelismo e perciò della nostra identità, la sua fotografia o meglio la raccolta dei negativi che bisogna ingrandire con una lettura attenta per scoprire immagini, volti, dibattiti.
Un libro che non suscita certo entusiasmi, passioni, curiosità inquiete come il Codice da Vinci ma a differenza di quello, tessuto di nulla o peggio di menzogna, questo è un libro di carne e sangue perché dietro quelle carte stanno i pensieri, i progetti, le esperienze degli uomini e delle donne che hanno scritto, diffuso e letto questa stampa. Stanno i colportori con stipendi da fame a diffondere, le innumerevoli famiglie disperse nel nostro paese a leggere la sera queste pagine, stanno i nostri padri e le nostre madri.
Tratto da Riforma del 13 ottobre 2006 |