Il credente di questo Salmo è ben consapevole di vivere in un tempo di scontro con quanto è potenza di sofferenza, perciò eleva la sua preghiera a Dio e proclama una confessione di fede: ... io ho confidato in Te, Signore ...
Non è facile pronunciare queste parole quando si vive il tempo del dolore. Proprio quando siamo più deboli e più esposti a ricevere il male, la nostra fiducia nel Signore si riempie di domande senza risposte. Il credente è consapevole di non riuscire a comprendere il senso di questo suo soffrire ed invoca dal Signore una particolare libertà: … fai che io non sia confuso ...
Chi di noi non ha mai posto domande inquietanti a Dio? Chi di noi non è rimasto sconvolto e confuso quando ha sperimentato gli attacchi potenti del maligno? Perché, o Signore si deve soffrire? Abbiamo bisogno di uscire dalla nostra confusa fede che ci impedisce di trovare la via della libertà e ci consente di trovare speranza. Solo il Signore può darci tale libertà!
Una particolare dichiarazione di questo credente deve essere sottolineata: ... tu sei la mia rocca e la mia fortezza … Ricordiamo il canto di Lutero che inizia con le parole, … la forte rocca è il mio Signore ... Solo con questa immagine noi possiamo guardare al Signore e attendere dal suo amore la vera difesa contro ogni sofferenza e contro le opere della malvagità.
Il Signore Iddio non è sordo al nostro grido, ci protegge nella sua fortezza e ci permette di avere un futuro di libertà per amare e per rallegrarci in Lui solo. |