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Ascoltando questo canto noi riceviamo un invito: "venite"! Si tratta dell’invito per partecipare ad una festa nella quale è possibile vivere il tempo della gioia. Andiamo a questa festa e qui incontriamo i "molti" del vangelo. Sono i peccatori ed i malati guariti da Gesù, sono gli stanchi e gli affaticati del nostro mondo; tutti coloro che hanno perso la speranza. Tutti insieme cantiamo con gioia al Signore! Perché è possibile tutto questo?
Ogni qualvolta leggiamo nella Bibbia le parole di invito per un tempo di gioia, siamo un poco delusi. Ci è difficile cantare e non perché siamo stonati; ci è difficile rallegrarci e non perché è bello essere tristi; ci è impossibile attendere un domani di pace e non perché siamo pessimisti. L’esperienza che facciamo è che la gioia non è di casa! Dal Signore ci attendiamo, allora, non un invito a cantare, ma un suo intervento potente per strapparci da ogni dolore e per farci riposare nella libertà.
Invece la Parola di Dio ci chiede di essere pronti per partecipare alla festa della gioia del Signore! L’invito non può essere rinviato al mittente perché è proprio accentando questo invito e partecipando a questa festa che noi e il nostro mondo troveremo la pace.
Accogliamo l’invito della Parola di Dio. Un invito per ricevere consolazione, per trovare pace e per ottenere un futuro di speranza. Questa gioia della lode a Dio diviene sostegno per la nostra vita perché Gesù Cristo è il Signore che rende ogni nostra giornata ricca di pace in Lui. |
