Chiesa evangelica valdese - home page
sinodo where to find us otto per mille
Invia questa pagina Invia questa pagina
Stampa questa paginaStampa questa pagina
IL VANGELO OGGI
 
Il Vangelo ci interroga: Isaia 62/6 sgg.
di Francesco Carri

«Sulle tue mura, Gerusalemme, io ho posto delle sentinelle: non taceranno mai, né di giorno né di notte. Voi che destate il ricordo del Signore, non abbiate riposo, non date riposo a Lui, finché non abbia ristabilita Gerusalemme. ... Preparate, aggiustate, appianate la strada ... dite alla figlia di Sion: "Ecco la tua salvezza giunge."»

E’ nei pensieri e desideri di Dio di costituire delle sentinelle per affidare loro un servizio.
Questi pensieri e desideri si rinnovano anche per ciascuno di noi in modo tale che nel nostro presente come nel nostro futuro possiamo attivare un medesimo servizio.
Proseguendo nella lettura del profeta Isaia la sentinella più che vegliare e rientrare nella categoria di chi pensa ad un nemico che prima o poi dovrebbe arrivare, il suo servizio è quello di non tacere mai, quindi proclamare sempre, o meglio di destare e ridestare il ricordo, delle gesta liberanti di Dio.
Una sentinella che non vede o attende l’altro come nemico, ma come prossimo destinatario di una buona notizia che rende gli uni gli altri amici amati da Dio.

In buona sostanza l’amore di Dio, la sua misericordia che tutto ridefinisce e tutto ristruttura, dando nuovo titolo alla storia, è più forte della situazione di peccato,di ribellione,di infedeltà sperimentata dal popolo di Israele in esilio come giudizio derivante da un patto violato.
Dio trasforma il giudizio in salvezza, il peccato viene perdonato, all’esiliato viene restituita una cittadinanza.
Tutto questo rivela un divenire di Dio che poi in Gesù di Nazareth attiva una grazia non a buon mercato, che per ciascuno di noi è salvezza, restituzione di senso e progettualità di vita nuova.
Non bisogna tacere ma proclamare, annunciare, ricordare, nella forza di questi verbi che richiedono non uno, due, ma tre punti esclamativi, che Dio chiama ciascuno di noi e la società nel suo insieme ad una rinascita, alla costituzione e sottoscrizione di un patto per il bene comune.

Non abbiano più ad esistere vinti e vincitori, sfruttatori e sfruttati, amici e nemici, poveri e ricchi, inclusi ed esclusi, ma nuova umanità e giusta società.
Si dischiude per noi un orizzonte possibile dove attivare una presenza, una testimonianza, una diaconia per il bene della città, del paese,dove sorretti dalla Parola, spronati, guidati dall’esempio del Signore, siamo da lui chiamati e richiamati ad essere discepoli e discepole.
I verbi che incontriamo nel passo del profeta Isaia: preparare, aggiustare, togliere, prospettano l’apertura di un cantiere di lavoro.

Entriamoci come operai e operaie, issiamoci una bandiera con la scritta “personale non al completo”, il Signore, direttore dei lavori, si rallegrerà e non abbandonerà le sue maestranze.

 
   
© 2009 Chiesa Evangelica Valdese