Nell’ascesa verso la liberazione ecco il momento più difficile, soprattutto per noi, uomini e donne dell’età postmoderna. La postura, l’atteggiamento determinante di questo incontro miracoloso con il perdono di Dio consiste nell’aspettare... Aspettare, sperare ardentemente, anelare come dicono alcune traduzioni della Bibbia.
L’attesa caratterizza la nostra fede, la nostra preghiera e di conseguenza anche la nostra vita. Che cosa aspettiamo? Aspettiamo l’incontro con il Dio liberatore come due amanti si aspettano in segreto. La nostra mente, il nostro corpo, la nostra intera esistenza sono tesi verso la possibilità di riconciliazione e di rinnovamento.
L’attesa viene ostacolata in continuazione innanzitutto dalla nostra impazienza. Ma l’attesa in sé è già speranza, l’attesa in sé è già parte della gioia che proviamo quando ritroviamo la persona amata. L’attesa è ascesa, tempo di resistenza contro le giornate esageratamente piene della nostra agenda, tempo di preparazione all’incontro supremo. |