L'immagine delle tenebre è molto efficace per descrivere le nostre esperienze negative: da bambini abbiamo paura di rimanere in una stanza non illuminata almeno da un piccolo lumicino (la minaccia di essere rinchiusi in una cantina buia era molto efficace come deterrente alle nostre marachelle!); da adolescenti le "tenebre" dell'inadeguatezza incombono su di noi, quando il mondo ci chiede di crescere in fretta; da adulti la nostra vita è sempre esposta al rischio della perdita, della sconfitta, del dolore.
L'immagine della luce, con la quale viene identificata la persona di Gesù Cristo, percorre tutto l'evangelo di Giovanni: da una parte, l'immagine rimanda al suo opposto (le tenebre), con un realismo che richiama la nostra esperienza del mondo come "male"; dall'altra parte, l'immagine ci ricorda che il superamento della situazione di tenebre è possibile solamente attraverso un'altra realtà, quella dell'azione di Dio. Tutto questo avviene quando si entra nella dinamica della fede. |