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IL VANGELO OGGI
 
Il Vangelo ci interroga: Deuteronomio 10:17-18
di Jens Hansen

«Il Signore, il vostro Dio, è il Dio degli dèi, il Signore dei signori, il Dio grande, forte e tremendo, che non ha riguardi personali e non accetta regali, che fa giustizia all'orfano e alla vedova, che ama lo straniero e gli dà pane e vestito

Queste parole si trovano in mezzo a una serie di esortazioni in cui tutto gira attorno al tema: come seguire il Signore, il Dio d'Israele. In un certo senso le esortazioni vengono interrotte da questa descrizione di Dio.

Colpisce che l'autore descriva Dio come colui che non ha riguardi personali e non accetta regali. Chi non pensa subito alle raccomandazioni e alla corruzione così frequenti nel nostro paese?
Proprio per questo, tutte le chiese del meridione hanno scelto questo versetto per la giornata della legalità celebrata il 10 marzo.

Colpisce anche il fatto che non farsi corrompere e non accettare le raccomandazioni, libera lo sguardo e l'azione a favore dei deboli, biblicamente l'orfano, la vedova e lo straniero. Dove regna invece indisturbata la corruzione, come nel nostro paese, i costi sociali sono alti e i deboli della società vengono sempre più emarginati e impoveriti.

Dio non si fa corrompere e Dio non distribuisce delle raccomandazioni, afferma l'autore biblico, e le esortazioni che seguono in fondo invitano a fare altrettanto. Avere un Dio che non ha riguardi mi libera in modo che io possa avere lo sguardo su coloro che sono ai margini a colpa di un sistema corrotto ed ingiusto.

Chiudo con un'osservazione che va oltre, anzi con una domanda: il Dio che non prende regali non è forse proprio il Dio che agisce per grazia, che non insiste sulle nostre opere, siano essere buone o cattive, e ci libera così per vivere responsabilmente in questo mondo?

 
   
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