Ma allora cosa ne pensano dei miracoli che avvengono nella Chiesa cattolica per mezzo di "santi" e della madre di Gesù? Alla luce di quanto esposto nella precedente risposta sulla base della testimonianza biblica, per noi fondamentale, possiamo dire che ogni fenomeno straordinario che produce liberazione da qualsiasi male è certamente dono di Dio, che nella sua grande bontà si compiace concedere questi benefici anche alla povera gente afflitta del nostro tempo. Perciò solo a Lui devono essere rivolti il ringraziamento, la lode e la benedizione. Gli strumenti umani da Lui adoperati per guarire gli ammalati vanno certamente apprezzati ed amati, ma mai esaltati e pregati come se fossero delle divinità o semidivinità a noi più vicine, perché sta scritto nella Bibbia che "cè un solo Dio ed anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo" (II Timoteo 2/5).
In quanto ad altri cosiddetti "miracoli", che non ci sembra abbiano corrispondenza nella Bibbia, - come statue che lacrimano o trasudano o emettono sangue, sangue che si coagula e si liquefa, strane visioni, messaggi celesti e tanti altri fenomeni che provocano tanto fanatismo popolare, - rimaniamo molto perplessi, anzi contristati, vedendo che incrementano quelle forme di culto delle immagini che in tutta la Bibbia sono assolutamente riprovate come idolatria (Vedi: Esodo 20/4-6).
Infine ricordiamo che numerosi testi biblici ci mettono in guardia dalleccessiva importanza che si è portati a dare ai fenomeni prodigiosi in sé, quando non sono in chiara sintonia con il messaggio biblico. Già nel libro del Deuteronomio si ammonisce di non dare retta a coloro che fanno miracoli e prodigi, anche reali, quando essi inducono la gente a forme di idolatria, sviandola dal culto da rendere solo allunico vero Dio (Vedi: Deuteron. 13/1-4). Anche Gesù ci dice: "Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono da voi in vesti da pecore (= vesti cristiane), ma dentro sono lupi rapaci" e aggiunge che molti nel giorno del giudizio gli diranno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demoni, e fatte in nome tuo molte opere potenti? Allora io dichiarerò loro: Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori diniquità". Perché "non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli" (Matteo 7/15, 21-23). Inoltre Gesù annunzia che "sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco, ve lho predetto" (Matteo 24/24-25). Anche lapostolo Paolo dà lo stesso avvertimento (II Tessalonicesi 2/9-10) e infine lApocalisse (13/11-14).
In definitiva, per noi valdesi lunico vero criterio per conoscere Dio nella rivelazione che ci ha dato di sé in Cristo e la sola norma per la vita cristiana è la Sacra Scrittura, cioè la Bibbia, che comprende i libri dellAntico e del Nuovo Testamento. Nessun fatto, o fenomeno, o segno, o prodigio di qualsiasi natura e portata, nessuna parola, nessuna persona, nessuna istituzione, nessuna realtà, possono stare sul suo stesso piano e avere per noi la sua stessa autorità. Essa sola è, come dice il salmista, "lampada al nostro piede e luce sul nostro sentiero" (Salmo 119/105). In essa il Signore Gesù Cristo stesso ci parla e ci dice: "Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita" (Giovanni 8/12). E lapostolo Pietro ci dice: "In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi possiamo essere salvati" (Atti d. Apostoli 4/12). Perciò affermiamo che Gesù Cristo soltanto, vero Dio e vero uomo, unico Mediatore e Salvatore, ci basta, anzi sovrabbonda, perché "dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia sopra grazia" (Giovanni 1/16), e siamo ben lieti di credere in Lui anche senza vedere miracoli, esperimentando la beatitudine da Lui stesso annunciata quando ha detto a Tommaso: "Beati quelli che non hanno veduto e hanno creduto" (Giovanni 20/29, cfr, I Pietro 1/8-9). La fede infatti viene dallascolto della sua parola (Romani 10/ 17 ), è dono ed opera dello Spirito Santo ed essa stessa è uno più dei più grandi miracoli che Dio opera nella nostra vita di oggi.
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