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OTTO PER MILLE

ANNO 2004

Progetto Italia

Segnaliamo una iniziativa presentata dal Comitato Olimpiadi 2006 della Chiesa Valdese dal titolo: Kinaesthetics. Utilizzare il movimento proprio per lo sviluppo umano.
Il Comitato 2006 attraverso questo progetto ha ritenuto importante sottolineare le attività che nell'ambito della Diaconia Valdese sono indirizzate alle problematiche dei diversamente abili. La Kinaestetics, è un nuovo strumento di lavoro più rispettoso della dignità umana delle persone che chiedono aiuto nel superare le proprie difficoltà di movimento.
La prima fase dello sviluppo della Kinaesthetics si ebbe nel 1972 quando il Dott. Frank Hatch dell'Università della California iniziò ad analizzare il modo in cui le persone si muovono nella quotidianità, ed a chiedersi come il movimento possa influenzare lo sviluppo delle persone a livello mentale, sanitario, sociale. Per i suoi lavori Hatch creò il concetto, fino ad allora inesistente, di Kinaesthetics (cinestetica in italiano), risultante dalla combinazione delle parole greche "kinesis" (movimento) e "aesthetics" (percezione).

Nel 1974 con l'arrivo della dott.ssa Lenny Maietta (ricercatrice cibernetica nel campo dello sviluppo del bambino), iniziò la seconda fase dello sviluppo della kinaesthetics - la fase della applicazione a largo raggio. Già dalla seconda fase i risultati furono evidenti: le persone che applicavano i principi della cinestetica avevano migliorato le loro capacità di apprendimento e comunicazione, erano in grado di regolare da soli con maggiore efficacia la loro salute, nella pratica professionale riuscivano a raggiungere una migliore qualità di servizio per i clienti/pazienti.
Oggi in Europa più di 120.000 specialisti e circa 3.000 organizzazioni - prevalentemente in campo sanitario a livello professionale - utilizzano il sapere cinestetico. Circa 1.000 specialisti hanno compiuto la formazione di insegnante di Kinaesthetics e si occupano della formazione in otto paesi europei.

I campi di applicazione sono: l'assistenza terapeutica, la riabilitazione, il lavoro con persone che presentano impedimenti fisici, il lavoro con bambini prematuri, lo sviluppo dei bambini in asili e asili nido, il lavoro con gli anziani.
Riconoscendo la validità del metodo in questa ultima applicazione, il Comitato 2006, in collaborazione con la Commissione sinodale per la diaconia (CSD), ha adottato la Kinaestetics all'Asilo di San Germano Chisone.

L'Asilo dei Vecchi di San Germano Chisone è la prima opera diaconale aperta dalla Chiesa Valdese a favore degli anziani delle Valli. Edificata nel 1893 la casa è stata completamente rinnovata ed inaugurata nel settembre 1989. E' ubicato all'estremità nord del comune di S. Germano Chisone, un piccolo paese di 1700 abitanti all'imbocco della Val Chisone a 7 km da Pinerolo e a 45 Km da Torino.
L'Asilo, che offre una disponibilità di 94 posti letto, è una struttura accogliente, priva di barriere architettoniche, studiata con particolari attenzioni per offrire spazi diversificati che garantiscono il rispetto della privacy ma, nello stesso tempo, stimolano la vita sociale e comunitaria
.

La cinestetica consentirà agli operatori dell'istituto di muovere più facilmente le persone assistite, e di svilupparne le capacità di movimento per ridurre il rischio di infortuni lavorativi ed i danni da sovraccarico.
Dopo che nel 2002 è stato formato un operatore dell'Asilo presso l'istituto Kinaesthetics di Lachen, in Svizzera, nel corso del 2003 è iniziato un percorso di formazione aperto ad altri operatori del settore.
Il progetto approvato dalla Tavola Valdese prevede la possibilità di offrire corsi di formazione a operatori delle strutture assistenziali residenziali e dei servizi domiciliari ed al personale di enti che si occupano della formazione delle figure assistenziali.
Il progetto durerà quattro anni.

Ancora in campo assistenziale, rivolto questa volta ad una utenza di tipo psichiatrico, opera la Cooperativa Mamre . Il Centro fu creato nel 1981, anno in cui venne acquistata la casa dove attualmente si svolgono le attività. La sede è una vecchia casa contadina ristrutturata mantenendo le forma architettoniche esistenti. Il terreno circostante, arricchito di una rigogliosa piantagione di ulivi, è coltivato secondo metodi biologici e conserva le caratteristiche ambientali tradizionali.
"Venite in disparte in un luogo solitario e riposatevi un po'", troviamo scritto sul depliant di presentazione, un invito esplicito al lettore a visitare questo luogo che trova nella accoglienza del prossimo, nell'amore per la natura e nella ricerca spirituale la propria ragione di essere.

Nel 2001 all'interno della cooperativa sono stati avviati i lavori di costruzione de "Il Roveto", una Casa Famiglia che ospita persone con disturbi psichici; il contributo OPM degli anni 2002 e 2004 è stato rivolto alla costruzione e completamento della struttura, che ad oggi può accogliere fino ad un massimo di 8 ospiti residenziali e 8 in regime diurno.
Il disagio di tipo psichico è affrontato con una modalità di intervento che prende spunto dall'approccio riabilitativo, secondo il quale una convergenza di fattori genetici, familiari, e socio ambientali possono essere determinanti nel produrre, in alcuni soggetti ed in particolari circostanze, un disagio che, se non individuato e compreso in tempi appropriati, può sviluppare i sintomi tipici di una malattia mentale.
Il lavoro del Mamre si inserisce in un particolare momento del percorso terapeutico dei suoi ospiti, il momento in cui, sciolti dal vincolo della urgenza o dell'incomunicabilità, vi è la necessità di ristabilire una modalità di relazione con il mondo esterno percepita come sicura ma non vincolante.

Mamre ed "Il Roveto" si trovano a Valdimolino, nella zona collinare di Montecchio Maggiore ad Ovest di Vicenza. Fin dalla sua fondazione, la Cooperativa è stata luogo di condivisione, aperto a stimoli e presenze diverse, e si è posta come finalità la crescita e la promozione della persona attraverso uno stile di vita comunitario, semplice e fraterno.
L'Ufficio Otto per Mille è stato invitato alla inaugurazione della Casa Alloggio Il Roveto lo scorso 30 aprile. Abbiamo avuto modo di conoscere di persona i gestori della casa, di goderne la calorosa ospitalità, e di ascoltare la commovente testimonianza di una ex ospite del centro.

In chiusura, uno sguardo a sud Ovest, in Uruguay, ai nostri amici della Mesa Valdense , dove la Chiesa Valdese di Lascano porta avanti da alcuni anni, con grande successo, un servizio di distribuzione di merende ( merendero) e sostegno scolastico per 40 bambini della zona.
Le attività del progetto Merendero sono state avviate nel marzo 2002 grazie alla collaborazione di tre maestre e due ausiliari di servizio; allora avevano aderito all'iniziativa 25 bambini. Già dal mese successivo il numero di iscrizioni aumentò fino a coinvolgere 45 bambini.
Attualmente il personale che collabora al progetto è composto da tre maestre, due ausiliari per l'appoggio scolastico, quattro ausiliari di servizio.

Il progetto si basa sulla necessità di colmare per quanto possibile le carenze alimentari dei bambini della zona al fine di aumentarne le capacità intellettive: è infatti dimostrato che tali carenze, al pari di quelle affettive, riducono del 20% la capacità di apprendimento dei minori.
Il progetto si propone quindi di:
•  Offrire alimentazione sufficiente a completare la dieta di base dei bambini che non hanno la possibilità di essere alimentati adeguatamente nelle proprie case,
•  Offrire uno spazio di riflessione e ricerca di alternative che aumentino la possibilità di permanenza dei bambini nel sistema educativo formale.

Per estendere il servizio al più alto numero possibile di utenti possibile, i bambini vengono suddivisi in turni mattutini e serali. Nel pomeriggio, tra la fine del corso della mattina e l'inizio di quello serale, i bambini si incontrano tutti insieme per la merenda e svolgono attività ricreative di ogni genere.
I membri della comunità e dei villaggi vicini collaborano ampiamente a titolo volontario alle attività proposte dalla Chiesa.
Il progetto del 2004 ha previsto l'adeguamento del salone della Chiesa Evangelica Valdese di Lascano, malmesso ed in cattivo stato, per ospitarvi le attività del Merendero e dell'Appoggio Scolastico Infantile.

I progetti presentati all'attenzione della Tavola Valdese sono stati 112, quelli approvati sono 100. La maggior parte dei progetti si concentra nel settore della cultura, pace e diritti umani, seguita in ordine di concentrazione delle proposte dai capitoli Anziani e Sanità, Occupazione e Assistenza sociale, Bambini e Giovani, Rifugiati, Migranti e Nomadi.

L'elenco delle iniziative finanziate è riportato sul Sito Internet www.chiesavaldese.org , sezione Otto per Mille, rendiconto 2000/2004.

L'Ufficio Otto per Mille è a disposizione per fornire ulteriori informazioni su ciascun progetto.
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