EPOCA
DEL RISVEGLIO (1800)
Nel XIX sec. alcuni movimenti religiosi protestanti accentuarono ulteriormente la ricerca della fede e l'espressione dei sentimenti religiosi personali, attraverso forme di culto meno ritualistiche (Wesley, fondatore del Metodismo, predicava nelle piazze). L' "Esercito della Salvezza." cercò di attirare strati popolari e gente dedita al vizio, attraverso spettacoli leggeri e trattenimenti sportivi (p.es. boxe) inframmezzati da piccoli discorsi di invito al ravvedimento ed alla conversione, con canti, numerosissimi ma di livello modesto, di facile presa. Alcuni però, composti da veri musicisti, erano di buon livello, e sono tuttora presenti nelle raccolte di inni evangelici.
Lepoca del Risveglio, così detto perché i predicatori si sforzarono con messaggi liberi, fuori dei locali ecclesiastici, di risvegliare le coscienze intorpidite della cristianità, produsse un eccezionale rinnovamento del canto nelle chiese evangeliche.
Gli appelli alla conversione personale, rivolti soprattutto alle masse di bassissimo livello culturale, richiedevano una tipologia di inni di gusto popolare e musicalmente di basso profilo. All'estremo opposto si ebbero canti derivati da melodie di grandi autori, quali Haendel, Mozart, Beethoven, Schubert, Mendelssohn; la qualità di tali melodie è indiscutibile, ma non sempre gli adattamenti furono appropriati.
Parecchi di questi canti furono scritti però da dilettanti di ottimo gusto, o da veri musicisti, quali H. W. Monk (prof. di musica al King's College e organista, autore del famoso Abide with me "Resta con me"), Samuel Wesley, organista , Lowell Mason, direttore d'orchestra, laureato h.c. a N.York, autore dell'inno del Titanic (Nearer, my God, to Thee "Più presso a Te, Signore"), Scholefield, pastore e cappellano al Collegio di Eton, e infine Dykes, autore di numerose ispirate melodie. E' famosa la raccolta di Ira D. Sankey con 1.200 inni, stampata a Londra-Edimburgo, s.d. |