ANNO 2007 - Progetti Italia
Nell’anno 2007 sono stati presentati 144 progetti per l’Italia e 157 progetti per l’estero.
I progetti approvati in Italia sono stati 112, i progetti approvati per l’estero sono stati 118.
I settori di intervento dei progetti approvati in Italia sono: |
Cultura |
25,00 % |
Assistenza |
16,96 % |
Ristrutturazione |
11,60 % |
Forniture |
8,92 % |
Bambini e giovani |
8,92 % |
Anziani e sanità |
8,92 % |
Immigrazione |
5,35 % |
Formazione |
3,57 % |
Gestione |
3,57 % |
Risanamento economico |
1,78 % |
Altro |
5,35% |
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Segue una breve descrizione di alcuni dei progetti più significativi.
Associazione Culturale I 313
E’ una associazione culturale riconosciuta, che nasce su iniziativa di un gruppo di donne attive nell’ambito della cooperazione internazionale, della mediazione dei conflitti e della ricerca socio antropologica, ed accomunate dalla passione per il cinema. Il progetto approvato dalla Tavola Valdese si intitola CINEMAINSTRADA 2007 – Festival di popoli e di Cinema di strada.
La manifestazione che si intende proporre è stata organizzata per la prima volta nel 2004 (è quindi arrivata alla quarta edizione) e consiste nella proiezione gratuita di film popolari, italiani ed internazionali, rappresentativi delle comunità più popolose residenti nel territorio di Torino (rumena, marocchina, cinese, senegalese, ecc…). Sono gli abitanti stessi che indicano le loro preferenze cinematografiche e quindi partecipano della scelta dei film da proiettare. I film sono in lingua originale, con sottotitoli in Italiano. L’edizione del 2007 potenzierà il suo carattere di manifestazione itinerante coinvolgendo oltre alle due piazze interessate nelle edizioni precedenti anche altre piazze nelle circoscrizioni 4°, 7°, 8°.
Il criterio di scelta delle aree in cui proiettare è quello della densità migratoria, per cui vengono coinvolte zone poco interessate dall’offerta culturale cittadina.
Il progetto si propone di facilitare forme di incontro e conoscenza tra gli abitanti dei quartieri coinvolti, in special modo tra la popolazione autoctona e la popolazione migrante, per promuovere forme di ricomposizione delle differenze.
Saranno realizzate 20 proiezioni.
Com Nuovi Tempi (Italia Plurale)
Il progetto rappresenta la naturale evoluzione del progetto Giovani nel Dialogo, sostenuto anche con il contributo dell’Otto per Mille negli anni passati. L'obiettivo è quello di promuovere la conoscenza, l'incontro e la collaborazione tra giovani di diverse tradizioni culturali e religiose presenti in Italia. Le attività del progetto intendono aiutare i cittadini italiani e stranieri a scoprire la ricchezza delle identità che compongono la società italiana ed europea e a consolidarne la convivenza nel pluralismo e nel dialogo.
Saranno organizzati incontri di conoscenza, incontri a carattere interculturale e interreligioso centrati sul tema del pluralismo e della cittadinanza. Gli incontri avverranno in sedi significative quali il centro ebraico, la moschea di Roma, una chiesa evangelica, una chiesa ortodossa, il Campidoglio.
Un seminario itinerante aperto a 50 giovani tra i 16 ed i 25 anni prevederà la visita di comunità e luoghi di culto di particolare rilievo nell'Italia centrale.
Sarà organizzata l'iniziativa "Sukkà shalom" una capanna per la pace da realizzarsi in Piazza delle Cinque Scole (Ghetto di Roma) durante la festa di Sukkot (festa delle Capanne). La capanna diverrà luogo di incontro per ragazzi ebrei, cristiani e musulmani.
Infine, è prevista l’organizzazione di una "Convention nazionale del dialogo" alla quale parteciperanno vari partner tra cui l'ufficio politiche della multietnicità del comune di Roma, l'Assessorato alla solidarietà della provincia di Prato, il Corso di Laurea in Scienze Storico Religiose della Sapienza di Roma, la grande moschea di Roma, ecc...
Eliante Cooperativa Sociale
Un progetto che sottolinea l’interesse della Tavola Valdese verso le tematiche ambientali quello proposto dalla associazione Eliante di Lodi dal titolo "Piano per la diffusione dell'autocostruzione di pannelli solari termici".
La Rete Italiana per l'autocostruzione di pannelli solari termici è una organizzazione che ha lo scopo di riunire in un unico soggetto giuridico partners che negli ultimi cinque anni hanno condiviso esperienze di autocostruzione di pannelli solari termici. La Rete – costituitasi soggetto giuridico nel 2006 – comprende tutta la filiera, dai costruttori dei materiali, ai docenti dei corsi, agli installatori, principalmente soggetti non profit interessati all'aspetto dell'insegnamento dell'autocostruzione dei pannelli solari termici. Lo scopo della Rete è quello di fornire una spinta alla diffusione della tecnologia del Solare Termico in Italia, ossia di quella tecnologia che consente di riscaldare acqua calda, per uso prettamente sanitario, utilizzando l'energia fornita dal sole.
L' Associazione Eliante, che è partner e socio fondatore della Rete, si è offerta di organizzare la promozione di lancio della Rete, realizzando materiale ed eventi per far conoscere potenzialità e vantaggi delle proposte. Questa parte di progetto è naturalmente un investimento che in questo momento nessuno dei partners è in grado di finanziare con contributi propri. Inoltre, è importante per la rete non essere costretta a caricare i costi della promozione, perlomeno di quella di avvio della Rete, sui propri utenti. Il progetto per poter competere sul mercato deve infatti continuare ad essere caratterizzato da costi bassi, in modo che la proposta della Rete venga preferita a proposte commerciali "chiavi in mano".
La prima richiesta per l'Otto per Mille è quindi indirizzata al finanziamento di un anno di promozione straordinaria (2007/2008) con funzione di lancio e implementazione della rete, la realizzazione di materiali, del sito internet, e partecipazioni ad iniziative pubbliche. Oltre alla attività di lancio, la proposta sulla quale si è chiesto l'intervento della Chiesa Valdese riguarda l'organizzazione di un corso di formazione della durata di tre giorni. La formazione è indirizzata a nuovi docenti dei corsi di autocostruzione. Si ritiene infatti che l'attività di promozione porterà a richieste numerose di corsi di autocostruzione in località sparse per l'Italia. Pertanto, di fronte a questa prospettiva, la Rete ritiene di dover almeno raddoppiare il numero dei propri formatori esperti.
La realizzazione del materiale promozionale, così come i corsi di formazione, avverranno presso la sede di Eliante a Lodi.
Fondazione Villa Maraini
Via Ramazzini, 31, Roma. Un invito presso la sede della Fondazione e veniamo d’improvviso in contatto con una realtà nuova, diversa, sconvolgete nella sua normalità: il mondo della tossicodipendenza.
Fondata nel 1976 da Massimo Barra nell'ambito della Croce Rossa Italiana, di cui rappresenta la naturale evoluzione, la Comunità consta di un insieme di strutture e servizi per la cura e riabilitazione delle tossicodipendenze estremamente articolati e differenziati. L'obiettivo primario della associazione è di trovare validi strumenti terapeutici per intervenire sui soggetti tossicodipendenti, adeguandosi il più velocemente possibile alla evoluzione del fenomeno droga nella realtà quotidiana.
Con i suoi due camper dislocati in punti nevralgici e strategici della città (Stazione Termini e Tor Bella Monaca), l'Unità di strada della Fondazione Villa Maraini porta la sua accoglienza per 18 ore al giorno dal lunedì al sabato nei luoghi dove sono più frequenti l'uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Su ciascun camper opera personale specializzato (medici, psicologi, educatori, operatori ex tossicodipendenti, volontari) che consegna di fiale di naloxone (antagonista degli oppiacei) per la prevenzione dell'overdose e profilattici, scambia siringhe nuove con siringhe usate per la prevenzione del contagio da HIV, HCV, TBC, e altre malattie; prende contatto direttamente sul territorio con potenziali utenti della struttura che ancora non hanno alcuna relazione con i servizi della Fondazione; mantiene legami con ex utenti che non hanno ancora maturato una scelta consapevole; prende contatto con le famiglie degli ospiti.
Una volta inseriti nei servizi della Fondazione, aperta 24 ore al giorno tutti i giorni dell'anno, gli utenti seguono percorsi terapeutici che prevedono una molteplicità di attività mirate a: |
a) |
soddisfare i propri bisogni primari (cibo, ospitalità, abbigliamento, cura della salute), |
b) |
rispondere ai bisogni secondari (evoluzione psicoaffettiva, ricostruzione delle relazioni familiari,
socializzazione, sostegno economico, sviluppo culturale, riqualificazione lavorativa). |
Il contributo dell'Otto per Mille è rivolto all'acquisto di due veicoli che verranno impiegati per l’assistenza in strada.
Libera – Nomi e numeri contro le mafie
L’associazione Libera è impegnata nel coordinamento di attività relative al riutilizzo sociale e alla valorizzazione dei beni confiscati alla mafia.
Intorno a questo delicato, nevralgico, settore di intervento ruota l’organizzazione di iniziative culturali sui temi dell'educazione alla legalità, l’allestimento di corsi di formazione per insegnanti, Ma studenti, operatori sociali, il coordinamento di attività di monitoraggio sull'evoluzione del fenomeno mafioso, la promozione di una rete internazionale di associazioni impegnate nella prevenzione dei fenomeni di criminalità e illegalità.
Il progetto approvato dalla Tavola Valdese dal titolo "La mafia restituisce il maltolto" intende sostenere le cooperative sociali che operano sui beni confiscati alla mafia.
Nel 1995 l’associazione Libera presentò una petizione popolare con l’intenzione di chiedere la riforma di una legge ormai vecchia (la 646/1982) che regolava in maniera insoddisfacente il tema della confisca dei beni. A favore della petizione si raccolsero un milione di firme. Da questa petizione è nata la legge 109/96 per il "riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ai mafiosi". In dieci anni di attuazione della legge sono stati confiscati 6556 beni immobili appartenenti alle mafie di cui solo 2692 sono stati destinati.
La villa di Totò Reina a Corleone è diventata una scuola, i terreni di Bernardo Provenzano sono stati destinati alla produzione di olio. Pertanto, l’obiettivo primario del progetto è di accompagnare le cooperative sociali, già esistenti e quelle in via di formazione, che operano sui beni confiscati alle mafie, in percorsi di crescita e di radicamento nel territorio.
Concretamente, l’associazione promuove per i soci delle cooperative momenti di formazione e di aggiornamento finalizzati a migliorare l’attività produttiva specifica di ognuna; individua a livello nazionale tutte le occasioni in cui è possibile promuovere i prodotti agroalimentari provenienti dai beni confiscati e contraddistinti dal marchio "Libera Terra".
Le cooperative a loro volta diventano terreno di campi internazionali di volontariato per giovani provenienti dall’Italia e dall’Estero che per un breve periodo di tempo vogliano condividere con i membri delle cooperative i lavori sui terreni confiscati.
Le attività di coordinamento del progetto si svolgono presso la sede della associazione a Palermo.
Ricerca su cellule staminali
Riteniamo doveroso condividere la gioia per il successo dell’impiego del nostro piccolo contributo di 100.000,00 € offerto nel 2005 all’Ospedale S. Orsola di Bologna, risultato che ci è stato comunicato soltanto pochi mesi fa.
Il fondo Otto per Mille è servito al pagamento di ricercatori coinvolti in uno studio che è stato recentemente pubblicato sull’autorevole "Journal of Biological Chemistry", organo ufficiale della American Society for Biochemistry and Molecular Biology.
Così scrive Carlo Ventura, direttore del Laboratorio di Biologia Molecolare e Bioingegneria delle Cellule Staminali presso l'Istituto di Cardiologia dell'Università di Bologna, a Maria Bonafede, moderatore della Tavola Valdese:
Gentilissima Pastora,
Le scrivo per aggiornarLa sui risultati scientifici che stiamo conseguendo anche grazie alla generosa donazione elargita dalla Istituzione Religiosa da Lei rappresentata per il progetto di ricerca intitolato Pluripotenzialità differenziative di cellule staminali umane adulte.
Gli studi finora condotti hanno consentito di rigenerare cuori infartuati di ratto con uno xenotrapianto di cellule staminali umane isolate da placenta a termine.
Le cellule sono state preventivamente indirizzate verso il differenziamento cardiaco e vascolare con una nuova molecola da noi sviluppata, un composto di acido ialuronico, acido butirrico e acido retinoico. Questa molecola ha inoltre fatto si che le cellule staminali rilasciassero nel tessuto infartuato fattori di crescita in grado di promuovere la formazione di nuovi vasi coronarci e di limitare la morte del tessuto cardiaco. Cosa estremamente importante, le cellule staminali utilizzate, sebbene di specie diversa dal ricevente, sono state perfettamente tollerate, senza indurre rigetto e senza richiedere un trattamento immunosoppressivo.
Queste scoperte consentono di superare i problemi etici e tecnici, quali rigetto e degenerazione tumorale, legati all’uso di cellule staminali embrionali umane e aprono nuove prospettive nella medicina rigenerativa cardiovascolare.
Continuerò a tenerLa informata sugli ulteriori progressi della nostra attività di ricerca.
Nel rinnovarLe la più sentita gratitudine,
Cordiali saluti
Carlo Ventura
L’impegno della Chiesa valdese in favore della ricerca sull’impiego delle cellule staminali è stato confermato anche per il 2007.
Il contributo totale di 100.000,00 € sarà assegnato per il 50% nuovamente all’Istituto Sant’Orsola di Bologna e per il 50% all’Università di Milano che proseguirà la ricerca intrapresa lo scorso anno su tema della malattia di Huntinghton.
L’Ufficio Otto per Mille sarà lieto di fornire ulteriori informazioni sui progetti descritti così come su tutti quelli approvati nell’anno. |