L’anno liturgico cristiano prevede che le 4 domeniche che precedono Natale, cioè il tempo detto d’Avvento, siano dedicate a riflettere sui tempi e sui credenti che hanno preceduto la nascita di Gesù, il Cristo: Abramo, i profeti, Anna e Zaccaria. L’evangelista Matteo pone all’inizio del suo racconto una genealogia di Gesù; come tutte quelle del mondo antico è naturalmente al maschile, iniziando da Abramo, il padre dei credenti. Fatto sorprendente però sono mezionate anche quattro donne, le antenate del Cristo, e fatto ancor più sorprendente si tratta di donne credenti sì ma del tutto fuori delle regole.La seconda è Rahab la prostituta profetessa.
La vicenda di Rahab si colloca parecchie generazioni dopo quella di Tamar, i discendenti di Giacobbe sono diventati un tribù numerosa che continua a vagare nella steppa con le sue greggi sotto la guida di Mosé e Aronne. Le nuove generazioni però si avvicinano sempre più alla valle del Giordano e scoprono che vi sono terre fertili, irrigate e città dove la gente vive in case e non sotto le tende.
All’antenato Abramo, che aveva vissuto alcuni anni in queste terre col nipote Lot, Dio aveva promesso che un giorno i suoi discendenti vi sarebbero tornati per stabilirsi. Giosuè, successore di Mosé a capo della tribù ricorda quella promessa e la vuole realizzare ma l’impresa gli sembra superare le loro possibilità. Dalle alture ad est del Giordano lui e i suoi guardano la piana irrigata e Gerico la città fortificata che hanno di fronte, e si rendono che è ridicolo pensare di occupare una fortezza armati di bastoni e di qualche coltello.
Troppo grande è però il fascino di quella realtà inaccessibile per resistere ala tentazione di visitare Gerico e due fra i giovani più svelti della tribù sono mandati ad esplorarla. La visitano in lungo e in largo, riempiendosi gli occhi di cose meravigliose da raccontare al ritorno, finiscono in periferia presso le mura, e fanno visita a Tamar che esercita quello che si dice "il mestiere più antico del mondo". Hanno dunque visto tutto quello che la civiltà propone, quella di ieri e quella di oggi.
Ma la presenza di due beduini in città non può passare inosservata e la polizia è sulle loro tracce e come prevedibile bussa alla porta di Tamar. Senza scomporsi lei nasconde i due forestieri sotto un mucchio di fascine e alle guardie dice la sua verità: Sì, due forestieri sono stati da lei ma sono andati via presto, e se ben ricorda andavano verso il Giordano.
Il resto è superfluo narrarlo, si intuisce: i due escono dal nascondiglio, e con una corda scendono dalla terrazza lungo le mura e, seguendo il consiglio di Tamar, non si dirigono ad est ma ad ovest, sulle alture e solo dopo alcuni giorni rientrano a casa. Anche in questo caso il ieri è l’oggi.
Ma non del tutto perché prima di congedarli la ragazza fa una dichiarazione e sollecita un impegno.
La sua dichiarazione lascia i due pieni di stupore " io so" dice lei "che voi entrerete nel nostro paese e lo conquistare, tutti hanno paura di quello che succederà ma è inevitabile, perché il vostro Dio è signore in cielo e in terra". Quello che Giosuè e i suoi pensano impossibile lei lo sa inevitabile. Una cananea, non figlia del popolo santo, prostituta diventa profetessa e sulle mura di Gerico legge il destino del popolo di Dio.
La richiesta che aggiunge in finale è comprensibile: abbia salva la vita lei ed la sua famiglia. Così sarà e forse (il libro biblico non lo dice) quello che la sposò, Salmon, era uno dei due. 6 dicembre 2009
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