GOYLIN GALAPON:
LA TESTIMONIANZA UNITA ALL'AIUTO PER CHI SOFFRE
Mi chiamo Joylin Buiosan Galapon e sono nata a Gerona, Tarlac City, Filippine, il 14 febbraio 1967. Sono cresciuta in una famiglia numerosa. I miei genitori sono stati gli educatori che per primi mi hanno trasmesso i valori umani e religiosi, e anche un modello di vita semplice ma ricco di rapporti di comunità perché lavoravano insieme ad altri la terra. Vedevo continuamente il ciclo dei lavori e dei prodotti da loro coltivati e questo garantiva la concretezza della vita. Mia mamma per molti anni ha dato la sua disponibilità e generosità come cassiera nella chiesa metodista. È stata per me un esempio di amore e sacrificio per gli altri e ricordarla mi è ora di aiuto per continuare i suoi insegnamenti.
Ho lasciato le Filippine a ventuno anni, ero già laureata in biologia. La decisione di partire per l'Italia è stata alquanto sofferta ma il desiderio di realizzare un futuro migliore mi ha dato la forza di farlo. Arrivata in Italia, per alcuni anni ho svolto il ruolo di domestica in diverse famiglie. Ho affrontato un periodo lungo di duro lavoro e ho avuto esperienze positive e negative che sono state di formazione per la mia crescita personale. Tutto questo è servito per conoscermi e posso essere grata a tutto questo vissuto che mi ha dato la possibilità di scoprire la fede. Da Dio attendo ogni bene e siccome Egli è il mio rifugio, io per lui lavoro e con lui voglio essere la compagna che divide tutte le gioie e dolori della vita.
Da due anni sto facendo pratica nelle chiese metodista di Cremona e valdese di Mantova: affidandomi all'aiuto di Dio cerco di svolgere al meglio questo incarico. Mi impegno molto nello studio dei testi biblici da predicare e cerco di guidare i fratelli nel miglior modo possibile alla comprensione della Parola. Parola che deve diventare per tutti noi l'alimento quotidiano. Mi sforzo di parlare con chiarezza per essere sempre un sostegno per il prossimo. Ascoltare i problemi degli altri mi riporta alla mente le difficoltà e le sofferenze della mia vita trascorsa e a chi ha bisogno dico così: come lui ha consolato me, consola anche voi.
Ho particolarmente a cuore quelli che vivono una condizione di disagio sociale perché mi ricordo i momenti di emarginazione subiti in quanto straniera. Per il mio carattere gioioso e aperto, ho facilità all'ascolto dei loro problemi e si confidano volentieri per essere capiti e confortati. In questo periodo di lavoro ho imparato a rispettare e conoscere ogni singolo fratello nella sua unicità e ognuno di loro ha bisogno di interventi e grazie alla guida dello Spirito Santo siamo insieme per amare e pregare Dio.
Ho nostalgia della mia terra che ho lasciato nelle Filippine, ma sono contenta di abitare nella sede che mi è stata assegnata perché mi offre la possibilità di stare in mezzo al verde. Ho un fazzoletto di terra che cerco di curare al meglio con fiori e erbe aromatiche, questi ricordano i profumi della mia infanzia.
Colgo l'occasione di ringraziare chi mi è stato di aiuto; grazie alla comunità metodista di Milano, ai pastori defunti Giovanni Carrari e Paul Perry, al pastore John Bremner che è tornato in Inghilterra e a tutti quelli che mi hanno sempre incoraggiata e sostenuta in questi anni. Un particolare pensiero di gratitudine ai miei professori della Facoltà valdese di Teologia, che mi hanno dato gli strumenti per capire e interpretare le Sacre Scritture.
Voglio in futuro mantenere un impegno costante per poter collaborare sempre di più per la crescita delle nostre comunità sperando che Colui che mi ha chiamato mi mantenga la fede così io possa lodarlo e ringraziarlo per sempre.
Tratto da Riforma dell'1 agosto 2008 |