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SINODO 2008

CATERINA GRIFFANTE:
COSTRUIRE INSIEME LA CHIESA DELL'AMORE

Caterina Griffante (foto Riforma)Nata a Schio (Vicenza) nel 1957, vivo a Venezia. Dopo la maturità classica ho conseguito la laurea in Lettere e la specializzazione in Biblioteconomia. Sono stata per ventidue anni bibliotecaria all'Istituto veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia. Attualmente lavoro in qualità di consulente bibliografica ed esperta catalogatrice in una Cooperativa veneziana.

Credo di avere sempre avvertito, insieme a un forte interesse per la Scrittura, il desiderio di mettere in qualche modo la mia vita al servizio di Dio; al tempo stesso, non mi sentivo appagata dalle vie che mi offriva in questo senso la Chiesa in cui mi sono trovata a nascere, quella cattolica. L'incontro quasi casuale, a Venezia, con la Chiesa valdese, seguito dall'iscrizione al Corso di Formazione teologica a distanza e dalla confermazione nella Pentecoste del 2003, ha fatto riemergere l'antica vocazione, che alla fine mi ha orientata verso il ministero pastorale.

Ho seguito il cammino straordinario per il pastorato, svolgendo nel 2005 servizio pastorale temporaneo a Pordenone. Nel 2006 ho conseguito la laurea in Teologia con un tesi in Ecumenica dal titolo Il pensiero ecumenico di Paolo Ricca, relatore il prof. Fulvio Ferrario; ancora nel 2006 sono divenuta candidata al ministero pastorale, svolgendo il mio anno di prova nelle chiese di Padova e di Vicenza; infine, nel settembre 2007, ho seguito a Pomaretto il corso di Clinical Pastoral Education. A Pomaretto, al capezzale dei pazienti, di fronte alla loro paura e alla loro angoscia, ho toccato con mano la dimensione fondamentale dell'incarnazione del Cristo: Cristo ci aiuta, capisce il nostro dolore, lo può fare suo perché l'ha incontrato e l'ha vissuto come noi.

Questi anni di preghiera, di studio e di lavoro così intensi e faticosi mi hanno confermata nella mia decisione di servire l'Evangelo nel ministero pastorale. Con l'aiuto del Signore intendo porre il massimo impegno nell'annunciare l'Evangelo con la parola e con la vita. Mi propongo di abbinare una predicazione della Parola condotta con rigore e con passione a una costante sollecitudine per tutti e per ciascun membro di chiesa, riconoscendo e promuovendo i talenti di ciascuno, cercando di destare o ridestare in ciascuno speranza e fiducia. Per il mio vissuto, e in risposta a quelle che io ritengo siano le necessità nel mondo d'oggi, mi sento portata a dedicare, nell'ambito del mio pastorato, particolare attenzione proprio alla cura d'anime. Tanto all'interno della nostra Chiesa quanto nella Chiesa universale, nei rapporti con i cristiani di altra confessione - che mi stanno particolarmente a cuore - vorrei contribuire a far crescere quella che Paolo Ricca chiama la Chiesa dell'amore. A luglio di quest'anno compirò cinquantun anni. Il Signore ha voluto che questi fossero i tempi del disegno che Egli ha stabilito per me. Nella certezza della sua perpetua fedeltà, conto, sulla scorta di Paolo (II Cor. 12, 1-10), di poter scoprire la forza che Dio manifesta in me proprio attraverso la mia debolezza. Analizzando, con obiettività, le mie forze fisiche e psicologiche, ho scelto di optare per il pastorato locale.

Tratto da Riforma dell'1 agosto 2008

 
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