Riviviamo la settimana che va dalle Palme a Pasqua, conosciuta come settimana di passione, accompagnati da personaggi dell'Evangelo. Proseguiamo con Maria madre di Gesù, come si incontra nell'Evangelo di Giovanni.
Oggi è lunedì, secondo giorno della settimana santa, secondo giorno a Gerusalemme per Gesù, il suo primo giorno dopo l'entrata trionfale in città. Oggi vorrei mettermi nei panni di Maria, la madre di Gesù, un'altra Mirjam fra le tante del Nuovo Testamento. Mi chiedo se lei abbia immaginato qualcosa della morte di suo figlio. Le madri hanno un sesto senso per i pericoli in cui si trovano i figli.
Sappiamo che per lei non è mai stato facile essere la madre di Gesù, talvolta ha avuto tanti problemi nel capire il suo primogenito. Già la sua nascita è stata tutt'altro che una passeggiata nei tempi movimentati a causa del censimento di Augusto. Poi le strane visite per il suo primogenito. Ricorda ancora tutti gli episodi in cui il comportamento di Gesù è stato enigmatico come quando 12enne discuteva con i religiosi e teologi nel tempio.
E adesso suo figlio è diventato un personaggio importante. Molte persone sperano che sia il Salvatore, il Liberatore del popolo d'Israele. In molti hanno seguito i suoi sermoni, i suoi discorsi. A un certo punto lei come madre avrebbe preferito portarlo a casa chiedendosi se Gesù non si accorgesse di essere troppo provocatorio. Non poteva imparare un mestiere solido come suo padre e diventare falegname? Ogni tanto sembrava che suo figlio volesse cambiare il mondo senza tenere conto delle coordinate del potere.
La cosa certa per Maria è che suo figlio abbia una fede incrollabile, anzi, un modo di credere del tutto nuovo, un modo contagioso per molti. Qualche volta anche lei ascolta i discorsi di suo figlio e si chiede: chi gli ha insegnato tutto ciò? Come mai parla con Dio come se fosse un padre?
Da quando egli è trionfalmente entrato a Gerusalemme, Maria non ha dormito bene, qualcosa le dice che suo figlio sarebbe andato inevitabilmente verso la morte. Certo, è stato bello vederlo accolto dalla folla quando è entrato a Gerusalemme, è bello vedere che sia circondato da tante amiche e tanti amici. Ma come andrà a finire tutto? Gesù non è capace di gestire il potere, e forse non lo vuole. Egli parla di Dio, del suo amore. Nonostante ciò, e Maria lo sa, molti parlano di liberazione, di rivoluzione, di insurrezione contro gli occupatori romani, e vedono Gesù come capo del loro movimento. Che futuro potrebbe avere suo figlio? Ci sarà inevitabilmente il conflitto con il potere romano e anche i religiosi di Gerusalemme non avrebbero mai ascoltato un piccolo rabbino di Nazaret.
Doveva proprio provocare non attenendosi alla legge del sabato? Doveva proprio criticare la casta religiosa?
Nonostante i suoi dubbi, Maria ama il suo primogenito. E' chiaro che lo avrebbe accompagnato fino alla fine. E Gesù? Gesù pensa a lei quando è già sulla croce. Nell'Evangelo di Giovanni leggiamo: «25 Presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria di Cleopa, e Maria Maddalena. 26 Gesù dunque, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: "Donna, ecco tuo figlio!" 27 Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!» E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua.»
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