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GLI ATTI DEL SINODO
PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA
Il Sinodo riceve il documento sulla "Procreazione
medicalmente assistita" (PMA) prodotto dal Gruppo di lavoro sui
problemi etici posti dalla scienza alla fede e, senza pronunciarsi sui
singoli giudizi, ne approva la diffusione come elemento di pubblica discussione;
invita le chiese a discutere il documento inviando al gruppo di lavoro
i risultati anche minimi della loro discussione |
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PROBLEMI ETICI POSTI DALLA SCIENZA
Il Sinodo, esaminata la bozza redatta dal Gruppo di lavoro sui
problemi etici posti dalla scienza invita il Gruppo stesso a raccogliere
i risultati del dibattito sinodale e ad utilizzarli ai fini di una nuova
redazione del documento da inviare poi alle chiese;
invita tutte le chiese affinché tale documento venga esaminato
e discusso in tutta la sua ampiezza, raccomandando di avvalersi anche
del contributo professionale di coloro che meglio possono sviluppare e
chiarire i contenuti del documento stesso;
invita le chiese a prendere nota dei loro dibattiti e riflessioni ed a
trasmetterli al Gruppo di lavoro sui problemi etici posti dalla scienza;
invita il Gruppo di lavoro ad utilizzare tali ulteriori risposte per la
redazione del documento da presentare al prossimo Sinodo. |
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CREDITO SCOLASTICO
Il Sinodo, considerato
- che con Ordinanza del 13 maggio 1999, il Ministro della Pubblica Istruzione ha emanato il provvedimento applicativo del cosiddetto "credito scolastico" agli studenti degli ultimi tre anni delle scuole medie superiori;
- che con tale ordinanza è stata disposta l’attribuzione di benefici in sede di scrutinio a coloro che si sono avvalsi della facoltà di scegliere l’insegnamento della religione cattolica o delle materie a questa alternative;
- che tale insegnamento, in relazione alla sua natura confessionale, per espressa previsione di legge e per specifici pronunciamenti della Corte Costituzionale, è assolutamente facoltativo, sicché la scelta di avvalersene o meno non deve dar luogo a discriminazioni di nessun tipo nei confronti di coloro che, nel quadro della libertà di coscienza in materia di religione, abbiano deciso di non avvalersene;
- considerato ancora che la Tavola valdese, unitamente alla FCEI, a numerose chiese evangeliche, all’Unione delle comunità ebraiche e ad alcune organizzazioni laiche, ha impugnato tale ordinanza davanti il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, chiedendone l’annullamento;
- esprime la propria ferma opposizione alla grave iniziativa del Governo Italiano che appare chiaramente volta a limitare la libertà di scelta degli studenti attraverso l’incentivazione di un insegnamento che ha oggettive caratteristiche di condizionamento confessionale;
- approva l’iniziativa della Tavola valdese tesa a ripristinare attraverso l’intervento dell’autorità giudiziaria la legalità violata dall’ordinanza governativa ed a tutelare quanti, credenti o non credenti abbiano scelto o intendano scegliere di non avvalersi dell’insegnamento confessionale o di quelli alternativi. |
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VIOLENZA E ABUSI SULLE DONNE
Il Sinodo, riflettendo sulla violenza e sugli abusi sessuali subiti dalle
donne, deve constatare con dolore che questo problema, nella società
italiana, è troppo spesso taciuto, trascurato, sottovalutato, a
volte addirittura schernito da sentenze discutibili e da un giornalismo
ammiccante;
ritiene che questo sia invece uno dei maggiori problemi del mondo contemporaneo
e costituisca una frontiera che fa la differenza tra una società
civile, nel suo senso più alto, e la barbarie;
è convinto che ancora troppo poco sia stato fatto dalle chiese
cristiane per diventare dei luoghi di asilo e di guarigione, per predicare
e lottare contro queste ingiustizie affinché nella coscienza e
nei comportamenti di tutti, credenti e non credenti, sia sempre presente
il rispetto della dignità della donna;
accoglie con speranza liniziativa, maturata nel corso del Decennio
di solidarietà delle chiese con le donne, di sensibilizzazione
verso il problema della violenza e degli abusi sessuali nei confronti
delle donne che è stata promossa, a livello europeo, dal Conferenza
delle Chiese europee (KEK) e dal Consiglio delle Conferenze Episcopali
Europee (CCEE), segnale di una attenzione e di una preoccupazione capaci
di superare i confini confessionali;
auspica che questo esempio, dato dalle chiese cristiane europee, di unirsi
per lottare contro un male che non ha confini né confessionali,
né nazionali, né etnici sia raccolto dalle chiese evangeliche,
ortodosse e cattolica in Italia. |
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INIZIATIVA ECUMENICA PER LA DIGNITA' DELLA DONNA
Il Sinodo, riflettendo sulla violenza e sugli abusi sessuali subiti dalle
donne, in riferimento allart. 58/SI/99,
invita la Tavola valdese a farsi promotrice presso la FCEI
affinché la stessa prenda contatto con la CEI per cercare di ripetere
in Italia la stessa iniziativa congiunta già realizzata a livello
europeo e che potrebbe prendere forza e visibilità proprio dalla
originalità della sua interconfessionalità;
invita altresì la Tavola valdese a proporre alla FCEI
di valutare la possibilità di procedere, auspicabilmente dintesa
con la CEI, alla traduzione, stampa e divulgazione della lettera e del
fascicolo che sul tema sono state appunto edite congiuntamente da KEK
e CCEE;
invita tutte le chiese ad avviare una riflessione su questo tema ripensando
la dignità del corpo - femminile e maschile - come tempio dello
Spirito Santo facendone oggetto di educazione cristiana, dandone testimonianza
fuori dalle proprie mura e coinvolgendo la società civile;
suggerisce, come strumento di prima riflessione, il materiale recentemente
prodotto dalla FCEI
e dalla FDEI, ed in particolare lopuscolo "Oltre il silenzio"
che raccoglie gli atti del convegno nazionale sulla violenza contro le
donne tenutosi a Roma ed il numero speciale dedicato a questo tema da
"Rete di Liturgia";
ringrazia FCEI
e FDEI per lo stimolo dato allattenzione verso questo problema;
invita inoltre le chiese ad ipotizzare iniziative concrete che permettano
di suscitare e mantenere una durevole attenzione su questo tema affinché
ne possano derivare effetti reali sulla sensibilità e sui comportamenti
della società contemporanea. |
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GIUBILEO - ANNO SANTO DELLA CHIESA CATTOLICA
Il Sinodo, dopo aver discusso la questione del Giubileo cattolico del
2000, nei suoi vari aspetti storico-teologici e politico-culturali, così
come espressi nel documento
"Giubileo-Anno Santo" preparato dalla CCRE, approva il documento
e lo invia allattenzione delle chiese, alle quali spetta la responsabilità
di intrattenere rapporti ecumenici locali;
invita le chiese
- a verificare con attenzione lopportunità o meno della partecipazione
a liturgie e celebrazioni ecumeniche che direttamente o indirettamente
possano essere associate al Giubileo-Anno Santo;
- a promuovere una riflessione sulle conseguenze ecumeniche del Giubileo-Anno
Santo;
conferma
- l'impegno delle nostre chiese nel cammino ecumenico;
- la solidarietà a quei settori del cattolicesimo che insieme a
noi intendono esprimere il loro disagio nei confronti del clima giubilare
romano. |
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RIPARTIZIONE DELL'OTTO PER MILLE
Il Sinodo, decide di variare i criteri di ripartizione dellintera
quota dellOPM (quote espresse e non espresse) a favore di interventi
nei paesi poveri del mondo dal 30% al 50% a partire dallanno in
cui anche le quote non espresse dellotto per mille saranno a disposizione
della Tavola valdese. |
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CRISI NEI BALCANI
Il Sinodo, di fronte alla tragedia dei Balcani che, per la vicinanza
geografica e per il ruolo svolto dallItalia, ci tocca da vicino
e ci interpella personalmente, ma senza dimenticare le altre numerose
tragedie che si svolgono in paesi da noi lontani (in Africa, in Asia,
in America);
e ricordando che questo millennio e questo secolo sono stati segnati da
indicibili sofferenze, crimini contro lumanità e genocidi,
ma anche da segni di speranza (fine dellapartheid, abolizione della
schiavitù - 23.8.1804);
- afferma che la guerra è guerra senza aggettivi, è il fallimento
della politica e non il suo proseguimento, è il trionfo dellodio
e della morte e quindi negazione dellEvangelo dellamore e
della vita, è "il salario del peccato" (Rom. 6,23);
- ricorda altresì, e con forza, che la pace è il dono di
Dio, la parola nuova che risuona per noi nellannuncio dei profeti
e nellevento del Cristo, "nostra pace" (Ef. 2,14), mediante
il quale Dio ha riconciliato con sè tutte le cose (Col. 1,19).
La pace, dunque, non è il frutto delle nostre azioni, il coronamento
dei nostri sforzi, ma il dono di Dio, il coronamento della sua opera creatrice.
Egli, nella sua grazia, chiama le donne e gli uomini di ogni tempo, a
entrare nel suo progetto di vita, affida alla sua chiesa "il ministero
della riconciliazione" (2 Cor. 5,18) e proclama "beati coloro
che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di
Dio" (Mt. 5,9).
In questo senso, paradossalmente, la pace non segue alla guerra, ma la
precede; la riconciliazione non viene dopo il conflitto, ma lo precede.
Al posto delle parole conflitto e guerra, Dio ha scritto nella nostra
storia le parole pace e riconciliazione, incarnandole nella vicenda di
Gesù.
In obbedienza dunque alla parola di Dio e per esprimere la dignità
nuova di figli e figlie, la chiesa di Gesù Cristo non può
che adoperarsi per la pace.
Il Sinodo pertanto, richiamando le chiese valdesi e metodiste alla loro
vocazione, le invita a diventare sempre più e meglio "scuole
di pace", nelle quali si impara a vivere lEvangelo della riconciliazione,
a muovere i primi passi nella via del perdono, a incontrare laltro
e laltra nella dimensione dellamore di Dio e a imparare soprattutto
la pratica dellamore nei confronti del nemico (Mt. 5,43);
- riafferma l'urgenza di costruire nel campo internazionale nuovi modi
di governo dei conflitti che vadano oltre l'uso tradizionale della diplomazia
ufficiale al cui fallimento segue come inevitabile il ricorso alle armi;
- riafferma altresì la necessità di promuovere una nuova
legalità internazionale che sia garantita da una autorità
connotata in modo nuovo, capace di intervenire come "magistrato"
internazionale in forza di un ampio riconoscimento dal basso;
invita le chiese a sostenere i progetti di ricostruzione del tessuto sociale,
morale e materiale delle popolazioni colpite dalla guerra, messi in atto
dalla Federazione delle chiese evangeliche;
invia alle chiese le riflessioni della Tavola valdese, contenute nel preambolo
della Relazione al Sinodo 1999, pagg. 28-30, quali elementi utili per
stimolare il loro impegno concreto. |
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