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SINODO 2003

corteo sinodaleNel segno del dialogo tra le tre religioni monoteiste si è aperto il Sinodo delle chiese valdesi e metodiste con un culto solenne nel tempio valdese di Torre Pellice (TO). Il Sinodo - significativo appuntamento nell'ambito del protestantesimo italiano a cui partecipano oltre 200 membri, di cui 180 con voce deliberativa (pastori e laici in numero uguale), più una quarantina di ospiti e osservatori dall'Italia e dall'estero - si è svolto dal 24 al 29 agosto a Torre Pellice, appunto. Presidente del Sinodo di quest'anno è stato il pastore Salvatore Ricciardi della chiesa valdese di Bergamo. A sottolineare il carattere interreligioso dell'evento, durante il culto di apertura dei lavori una ebrea e un musulmano hanno letto rispettivamente dalla Torah e dal Corano i passaggi riferiti all'amore per Dio, che è stato il filo conduttore del sermone del pastore valdese di Torino Giuseppe Platone. Nel corso del culto di apertura dei lavori sono stati consacrati i pastori Pawel Gayewski e Milena Martinat.
Tra gli ospiti italiani, in rappresentanza della Conferenza episcopale italiana (CEI), mons. Giuseppe Chiaretti, vescovo di Perugia e presidente della Commissione CEI per l'ecumenismo e il dialogo; il vescovo di Pinerolo Pier Giorgio Debernardi; numerosi anche gli ospiti stranieri, tra cui Setri Nyomi, segretario generale dell'Alleanza riformata mondiale; Jean-Arnold de Clermont, presidente della Federazione protestante di Francia; Marcel Manoël, presidente della Chiesa riformata di Francia.

A conclusione del Sinodo il pastore Gianni Genre è stato riconfermato per un altro anno moderatore della Tavola valdese. "E' stato un Sinodo faticoso, più teso del solito, ma meno difficile di quanto mi aspettavo - ha detto Genre nel corso della conferenza stampa conclusiva -. Ma la tensione che c'è stata, e che ancora c'è nelle nostre chiese, legata alla vicenda degli ospedali valdesi, non ha impedito di ascoltarci reciprocamente". Anche nel suo messaggio conclusivo il moderatore ha sottolineato come quella della cultura del confronto propria del protestantesimo sia una straordinaria opportunità: "Ci è data, è un fatto costitutivo. Direi che quello che caratterizza profondamente il protestantesimo - e che è alla base delle società moderne e pluraliste - è appunto questa attenzione a chi la pensa diversamente. Questo è il contributo che come chiese protestanti possiamo dare alla società in cui viviamo, e la cui originalità dobbiamo far conoscere di più".
Il Sinodo ha eletto, oltre al moderatore, i membri della Tavola valdese, del Comitato permanente dell'Opera per le chiese metodiste (OPCEMI), del Consiglio della Facoltà di teologia e della Commisisone sinodale per la diaconia.

(tratto dal NEV, del 3settembre 2003)

 
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