Gli esiti dell’Assemblea dell’Alleanza riformata mondiale che si è svolta in Africa
CONFESSARE LA FEDE DI FRONTE ALL'INGIUSTIZIA
L’analisi teologica e politica ad Accra ha proseguito il «processus confessionis» che propone alle chiese riformate di dire una parola chiara nel disastro mondiale in cui siamo immersi
di Aldo Visco Gilardi
Un’ora di particolare attenzione il Sinodo l’ha dedicata al resoconto del past. Claudio Pasquet sulla 24ª Assemblea generale dell’Alleanza riformata mondiale (Arm) tenutasi ad Accra (Ghana) nella prima metà di agosto, a cui il pastore Pasquet ha partecipato quale rappresentante della Chiesa valdese. Una comunità in continua crescita: ben 75 milioni nel mondo sono i fratelli e le sorelle che fanno parte dell’Arm. L’Internazionale calvinista è mutata, non è più egemone l’Europa né l’Occidente, che soffrono una crisi di secolarizzazione, bensì i fratelli e le sorelle provenienti dall’America Latina, dall’Africa e dall’Asia, costituivano la maggior parte dei pastori presenti. Conferma questa che la missione avanza. La Corea per esempio ci vede come una importante risorsa per il mondo.
Ci sono chiese più piccole delle nostre, come la Chiesa riformata dell’Iraq; ma, ad esempio, a Accra esistono ben due consistenti chiese presbiteriane. I testimoni della fede, a volte, si trovano a pagare di persona: racconta il pastore Pasquet di aver conosciuto un fratello sudanese a cui è stata bruciata per tre volte la casa in nome del sacro Islam; ma non mancano i segni incoraggianti di collaborazione reciproca: le chiese africane erano composte da bianchi e da neri.
Il tema dell’incontro «Che tutti abbiano vita in pienezza e abbondanza» (Giov. 10, 10), tratta un argomento che nasce da una riflessione condotta dalle chiese negli ultimi dieci anni. Di fronte all’impoverimento generalizzato dato dalla globalizzazione e dallo sfruttamento energetico delle risorse, le nostre chiese hanno deciso di elaborare una confessione di fede in divenire (processus confessionis). L’analisi si è trasformata in un processo al sistema economico vigente da parte delle nostre chiese, con la denuncia che, oggi, ci si trova di fronte a un rischio di idolatria, l’economia viene vista come fonte di salvezza: in effetti, la riflessione a Accra è andata avanti anche dal punto di vista politico e non solo teologico. Questo è un tempo che richiede una confessione di fede, si è detto.
Le chiese riunite hanno elaborato una confessione che vuole essere una risposta ai problemi del nostro tempo. Si tratta di un Patto per la giustizia economica ed ecologica, per la salvaguardia del creato, che si oppone all’ideologia imperante, basata sulla promessa fallace di salvare il mondo in nome del benessere di tutti. Tutti pensano che non ci sia altro modo per vivere la propria vita oltre a quello dato dalla globalizzazione. Dal Patto emerge la volontà di rigettare tutto questo, in nome dell’unico e vero nostro sovrano, che è Dio. Le chiese rifiutano ogni pretesa dell’impero economico di stravolgere la sovranità di Dio agendo in opposizione alle sue giuste leggi. L’economia è al servizio della dignità umana e non il contrario, Dio è il Dio degli indigenti, dei poveri, degli sfruttati, Dio chiede rapporti giusti e il profitto non può essere posto prima della creazione. Questa confessione sarà tradotta e diffusa alle chiese accompagnata da una lettera e da una liturgia che ogni comunità potrà esaminare, prendere così com’è o modificare. In ogni caso tali strumenti permetteranno alle nostre comunità di prendere coscienza del problema. Il pastore Pasquet ha proposto che il nostro confessarci e dirci cristiani oggi, la lettera alle chiese, la confessione e la liturgia siano pubblicati, non appena disponibili, su Riforma ed è auspicabile che la studino e ne dibattano. Tali documenti, potranno essere visionati su Internet, sul sito www.warc.ch.
Su tale argomento è tornato Gottfried Mueller, vescovo della Chiesa evangelica di Westfalia, rivolgendo il suo saluto all’assemblea sinodale. Anch’egli reduce da Accra, ha comunicato tutta la sua disapprovazione nei confronti del sistema economico attuale che, accentuando l’abisso fra ricchi e poveri, rischia di lacerare sempre di più la convivenza in questo nostro mondo e sottolinea quanto sia importante, per le chiese, cercare di superare questi abissi. Durante l’Assemblea tutti sono stati invitati a riflettere sulla grave crisi economica, al fine di cercare insieme di formulare una confessione di fede che potesse fronteggiare questa tragica questione. Peraltro, la tensione esistente tra Nord e Sud del mondo è risultata evidente anche a Accra. Ci si è chiesti se la chiesa potesse fare qualcosa, se fosse in grado di trovare democraticamente possibilità di sviluppo per la società stessa. Si è trovata infine una linea comune, il punto è se le nostre chiese saranno in grado di realizzare quanto deciso, sottolinea il pastore Mueller.
In particolare le chiese europee sono invitate a trovare un’alternativa a questo sistema economico imperante e ciò significa che è necessario che esse restino in contatto tra loro per realizzare quanto deciso in sede Arm. Il pastore Mueller ha comunicato che presto si terrà il sinodo della sua chiesa, che verterà sul tema della globalizzazione e rileva che uno degli aspetti importanti della globalizzazione è proprio l’emigrazione, di cui si è discusso ampiamente durante il nostro sinodo. Afferma che, essendo il partenariato tra le nostre due chiese ben saldo e fondato, ci si può permettere da ambo le parti di rivolgersi delle osservazioni critiche. Proprio per tale motivo si augura che le nostre chiese italiane vorranno rivolgere le giuste critiche ed osservazioni alla sua chiesa, in modo tale da aiutarla a migliorare sempre più. Infatti le chiese di maggioranza, come la sua, hanno una grande influenza politica, ma rischiano spesso di appiattirsi.
Nel dibattito sono intervenuti la past. Elisabetta Ribet, che sottolinea i campi ad Agape in cui si è raccolto materiale proprio sul tema dell’ambiente, e che anche la FGEI si è impegnata di recente su questi temi, e il past. Franco Giampiccoli che ha ricordato, per quanto concerne l’ambiente, che già dal 2001 è stato intrapreso un percorso di studio e di ricerca delle opportune soluzioni. In particolare la commissione ecologia e ambiente della FCEI ha preparato un dossier dal titolo Cambiamento climatico, ultima chiamata? In questo dossier si potranno leggere le gravi conseguenze che derivano dalle emissioni di CO2. Inizialmente si riteneva che chi inquina deve pagare, oggi sembra invece che chi paga può permettersi di inquinare. Il pastoire Giampiccoli auspica che le cose in futuro possano cambiare. L’odg relativo alla Assemblea mondiale di Accra è stato approvato all’unanimità.
(tratto da Riforma, del 10 settembre 2004) |