GLOBALIZZAZIONE: «ESPRIMIAMO PROFONDA AVVERSIONE VERSO L'INGIUSTIZIA
ECONOMICA»
"Esprimiamo la nostra profonda avversione nei confronti dell'ingiustizia
economica, della violenza politica che limita o esclude la partecipazione
e della distruzione del pianeta di cui siamo partecipi e corresponsabili
come cittadini di uno dei paesi piu' ricchi della terra": inizia
cosi' il documento approvato dal Sinodo sul tema "Le
chiese e la globalizzazione". Il documento, frutto del lavoro
di uno dei gruppi tematici del Sinodo, sara' trasmesso alle chiese con
la "raccomandazione di un attento esame".
Insieme all'analisi e alla denuncia di alcune gravi contraddizioni dell'attuale
sistema economico, il testo proposto alla riflessione delle chiese individua
nello specifico alcune questioni: l'abuso dell'ambiente, che "rischia
di rendere irreversibile il suo degrado con danni irreparabili",
"l'esercizio violento del potere economico e politico che accresce
a dismisura il deficit democratico nei paesi occidentali come nei paesi
del Terzo mondo" e infine il fatto che "non esistono a livello
globale i freni e i controlli politici che finora hanno circoscritto il
potere economico a livello nazionale; cio' consente le peggiori devastazioni
- prosegue il documento - ad una economia sfrenata ed incontrollata".
Il documento auspica che le chiese valdesi e metodiste "si diano
un serio programma di studio e di impegno lungo tre percorsi". In
primo luogo, un "percorso di conoscenza", che implichi l'acquisizione
di strumenti di informazione e contro-informazione e insieme un'azione
di "educazione che fornisca ai singoli e alle comunita' elementi
di conoscenza dei meccanismi economici che consentano la comprensione
delle questioni in gioco". In secondo luogo il documento invita al
"confronto": la predicazione e i percorsi di studio biblico
- su temi come la giustizia, la pace, la mansuetudine, l'agape, l'idolatria
- potranno costituire per le chiese il punto di partenza del confronto.
Infine, l'azione, come "parte dell'ubbidienza al Signore, su un cammino
comune verso un'economia piu' equa.
Sui gravi episodi di violenza di Genova in occasione del G8 e del Genoa
Social Forum, il Sinodo delle chiese valdesi e metodiste ha approvato
un ordine del giorno in cui si manifesta "netto rifiuto nei confronti
di ogni violenza tesa ad inquinare, reprimere e falsare le dimostrazioni
pacifiche".
Inoltre, il Sinodo esprime "viva preoccupazione" per l'uso
che a Genova si e' fatto della violenza come "mezzo di intimidazione
politica", indignazione per le violazioni dei fondamentali ed inalienabili
diritti umani, e solidarieta' con quanti sono stati vittime delle violenze.
Riaffermando "piena fiducia nella Magistratura italiana per un sereno
accertamento della verita' e delle responsabilita' relative ai fatti di
Genova", il Sinodo "ribadisce per ogni essere umano il diritto
di manifestare le proprie convinzioni e l'irrinunciabile opzione nonviolenta
che legittima in modo inequivoco tale diritto e liberta'".
(tratto dal NEV, del 5 settembre 2001) |